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Inter, lo scorso anno ad Appiano c’era un progetto che era quasi un’ossessione

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Quest’anno l’Inter deve dimostrare maturità, consapevolezza, continuità di rendimento e lo stesso livello di competitività in Champions come in Serie A
Marco Astori Redattore 

Il diktat in casa Inter è ripartire dopo la brutta batosta nel derby contro il Milan. Ora i nerazzurri andranno incontro al trittico Udinese, Stella Rossa e Torino prima della sosta con il dovere di rialzare la testa. Spiega il Corriere dello Sport: "Il ritardo dai granata è contenuto: meno 3 significa un soffio di vento, anche se i campioni d’Italia sono abituati a comandare e vederli al sesto posto colpisce. Il ritardo rispetto al passato campionato dopo cinque giornate fa riflettere: 7 punti in meno, il saldo negativo più consistente della Serie A.

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Un anno fa i nerazzurri erano in vetta a punteggio pieno, avevano infilato cinque vittorie (2-0 al Monza, 2-0 a Cagliari, 4-0 alla Fiorentina, 5-1 nel derby, 1-0 a Empoli) e davano la sensazione del rullo compressore. Un solo obiettivo, lo scudetto. Quasi un’ossessione, la seconda stella. L’idea di andare in fuga, creando il vuoto per imitare il Napoli di Spalletti, era un progetto di cui si parlava alla Pinetina. Il focus sul campionato, per tanti motivi, prevaleva. Quest’anno l’Inter deve dimostrare maturità, consapevolezza, continuità di rendimento e lo stesso livello di competitività in Champions come in Serie A".

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