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Getty Images
L'Inter vuole provare ad arrivare in fondo a tutte le competizioni: stasera affronterà il Bologna negli ottavi di Coppa Italia. Inzaghi farà qualche cambio e darà fiducia ad Arnautovic, l'ex attaccante rossoblù finora non è riuscito a incidere.
"L’Inter non piange dal 9 febbraio 2021: quasi tre anni sono passati, era la notte del dito medio di Antonio Conte ad Andrea Agnelli e di una Juventus che si prese l’ultima soddisfazione contro i nerazzurri. Simone Inzaghi stasera riparte da qui. Da dieci partite che hanno portato due trofei e la possibilità di giocarne altri due, le Supercoppe. Nel giardino di casa, lì dove si muove che è una meraviglia: in sette partecipazioni tre vittorie, una finale e una semifinale. E con le certezze di sempre: San Siro quasi pieno (60 mila spettatori per un ottavo di Coppa Italia, risultato non banale al netto di prezzi bassi), la regola del turnover, il ritiro abolito. E pure un avversario che è una specie di incubo: due sconfitte nei due campionati passati, la prima delle quali costò tre quarti di scudetto, e il pareggio interno di questo torneo. Il Bologna è, con il Sassuolo, una delle uniche due squadre italiane ad aver segnato più di un gol all’Inter", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Molti degli occhi, saranno su Arnautovic. Che stasera ha l’ennesima chance di spezzare un tabù: in carriera non ha mai segnato a San Siro, neppure da avversario. Gioca da ex, vale come stimolo. Ma la motivazione più grande, per l’austriaco, è iniziare a scrivere un pezzo di storia di questa stagione prima che sia troppo tardi. L’Inter ha già cominciato a ragionare sull’opportunità di acquistare un altro attaccante a gennaio. Arnautovic può respingere questa necessità, deve almeno provare a farlo garantendo continuità, magari anche una certa consistenza in zona gol. La ThuLa è stata vita, fin qui. Ma non si può restare appesi alla speranza che a nessuno dei due venga mai un raffreddore. L’Inter vuole tutto. E per volere tutto c’è bisogno di certezze", aggiunge il quotidiano.
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