Contro lo Spezia si è avvertita una certa confusione in campo e in panchina. Si è visto soprattutto nel momento clou della gara, quando Marinelli ha concesso il rigore all'Inter e dal dischetto si è presentato Lautaro che si è fatto ipnotizzare da Dragowski. Un errore che ha inciso sulla sconfitta. "Sbaglia solo chi ci prova, chi si assume le responsabilità. Ma qui il problema è diverso, stavolta Lautaro non doveva presentarsi dal dischetto perché non era lui l’incaricato. Quando in campo c’è Lukaku, non c’è dubbio su chi deve calciare. E da ora in poi per ordine dello staff tutti dovranno rispettare le gerarchie senza discussioni: quando è in campo, il primo rigorista sarà Lukaku", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
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Inter, basta discussioni dal dischetto: arriva l’ordine dello staff. Inzaghi…
"Ed è questo il punto centrale della situazione. Perché nessuno è intervenuto? Perché dalla panchina non sono arrivate segnalazioni diverse? In campo, la questione è stata subito chiara, anche perché l’arbitro Marinelli ha perso diversi minuti prima di andare al monitor per concedere all’Inter il sacrosanto rigore. Nel frattempo, però, Lautaro aveva già preso in mano il pallone, se l’era messo sotto il braccio e camminava nervosamente dentro l’area, in attesa del momento della trasformazione".
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"Vicino c’era Lukaku, che ha provato a incrociare lo sguardo con il Toro per farsi consegnare la palla. Ma niente, nulla di nulla. E Inzaghi in panchina non ha proferito parola. Ecco, in un periodo così delicato, in un momento in cui ti giochi parte del tuo futuro, forse serviva un segnale forte. Simone avrebbe dovuto richiamare Lautaro e ricordargli le gerarchie. Prendersi lui la responsabilità di togliere quel rigore dai piedi “insicuri” di Lautaro, per affidarsi alla certezza Lukaku".
(Gazzetta dello Sport)
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