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Il giorno dopo il derby è palpabile la delusione, ma il calendario non ammette momenti di riflessione. L'Inter è tornata ad Appiano per preparare la prima gara del girone di Champions League e l'avversario è decisamente ostico, il Bayern Monaco. Simone Inzaghi deve risolvere alcuni problemi emersi in queste prime giornate a partire dalla difesa. "La fase difensiva, prima di tutto, va riassettata. Basta leggere i nomi degli uomini offensivi in arrivo dalla Baviera per capire che a San Siro ci sarà tanto lavoro da fare. Oltre al comprensibile "reset" mentale per accumulare fiducia ed entusiasmo dopo una sconfitta cruciale, Inzaghi sfrutterà i giorni a disposizione per ritoccare tutti i movimenti e gli atteggiamenti che hanno scoperto il fianco al Milan", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Per pensare a una formazione anti-Bayern è presto, soprattutto per un allenatore come Inzaghi che ama tenersi più strade aperte fino all'ultimo. Alcune indicazioni di massima, però, si possono già delineare. Per esempio, non si può davvero ignorare il peso fisico e motivazionale che Edin Dzeko ha sbattuto sul prato del Meazza appena è subentrato. Joaquin Correa non ha sfigurato, ma il bosniaco ha dimostrato che rispetto alla maggior parte dei compagni ha l'esperienza e lo spessore per tagliare la tensione di un big match e poi trasformarla in energia mentale. Nonostante la forma rivedibile dopo l'infortunio, anche Henrikh Mkhitaryan si è mostrato subito "sul pezzo". Mentre a sinistra è ipotizzabile un avvicendamento dopo la scelta di Matteo Darmian: su quella fascia non esiste un vero titolare e Federico Dimarco - come Robin Gosens - ha speso meno minuti del compagno di squadra a correre su quel binario, contro il Milan. Polmoni e testa più liberi possono risultare fondamentali".
(Gazzetta dello Sport)
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