Negli anni passati l'Inter ha sistemato i conti facendo molte plusvalenze, con operazioni che coinvolgevano i più giovani. Alcune di queste, importanti per sistemare il bilancio, ora però sono tornate indietro con prezzi alti e ora gravano sulle casse nerazzurre. È il caso, ad esempio di Vanheusen, venduto a 12 allo Sporting e ora rientrato alla base per 16. Ora per il belga si valuta un altro prestito, difficile evitare la minusvalenza.
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Problema Inter: da Vanheusden a Pinamonti e Radu, ora le plusvalenze pesano
Ancora di salvataggio negli anni passati, ora quelle cessioni che hanno aiutato le casse dell'Inter sono tornate come un boomerang
"Servivano per chiudere i bilanci senza sforare, soprattutto durante il rigido regime di settlement agreement superato solo nel giugno 2019. Nell’estate del 2018, ad esempio, pur di non far partire Milan Skriniar, il d.s. Piero Ausilio era riuscito ad arrivare a 50 milioni circa di plusvalenza grazie a tanti baby. Tra i protagonisti di quella sessione, Ionut Radu. Appena tornato da un prestito all’Avellino, il portiere fu ceduto al Genoa per 8 milioni, ma fu pure inserita una ricompra nerazzurra da 12. Come da copione, opzione esercitata dall’Inter nel 2019, anche se il romeno fu lasciato in prestito in rossoblù per un’altra stagione. Alla fine, Radu è tornato a Milano nell’ultima stagione: contratto da 1,8 milioni e poche briciole lasciate da Handa in campo. Ora la Real Sociedad è interessata a lui, ma lo stipendio non aiuta", spiega la Gazzetta dello Sport.
"L’estate del 2019 è stata quella di una doppia danarosa cessione (sempre con ricompra): oltre allo stesso Vanheusden allo Standard, ecco l’amico Andrea Pinamonti al Genoa. La stagione 2019-20 vissuta dal “Pina” a Marassi ha rimpinguato il bilancio nerazzurro con 18 milioni, poi però ecco il naturale rientro a Milano nella stagione dello scudetto per 21 milioni e stipendio da 2,2. Dopo appena 8 presenze e un gol, anche per lui le strade nerazzurre sembrano chiuse e si cercano nuove possibilità. Di certo, anche attraverso quelle vecchie operazioni, l’Inter è riuscita a garantirsi dal 2018 la qualificazione in Champions, necessaria per costruire pian piano quest’ultima squadra vincente. Ora, però, si aggiungono nuove spine da gestire, quasi tutte in uscita", rivela il quotidiano.
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