Una cessione illustre ci sarà, ma non è detto che l’Inter si fermi. Dipenderà molto dal mercato e dalle offerte che arriveranno nella sede nerazzurra per i gioielli della squadra ora allenata da Simone Inzaghi. Steven Zhang è partito per tornare in Cina dopo aver riassestato il progetto Suning in vista della prossima stagione tra Serie A e Champions League. Avanti con gli stessi dirigenti, a cambiare è solo l’allenatore dopo l’addio di Antonio Conte. E ora si penserà solo alla rosa da regalare a Inzaghi per competere su tutti i fronti.
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TS – Inter, via uno o due big: “Così il mercato, non è chiesto lo scudetto”
L'analisi del quotidiano sulle mosse di mercato della società nerazzurra verso la nuova stagione con il nuovo allenatore
Come riportato da Tuttosport, “Zhang ha vissuto 54 giorni intensi a Milano sortendo umori differenti nell’ambiente, sia quello interno che in quello dei tifosi. Dalla gioia per lo scudetto, raggiunto matematicamente il 2 maggio e festeggiato a San Siro il 23 dello stesso mese, ai problemi che la pandemia e le restrizioni del governo cinese hanno prodotto su Suning e, di conseguenza, sull’Inter. Zhang in più riunioni dal 7 e il 10 maggio ha spiegato la crisi che ha colpito il club, l’obbligatorietà di perseguire un ridimensionamento economico, con il taglio del 15% dei costi (dunque in primis il monte ingaggi) e la cessione di alcuni giocatori per raggiungere un attivo sul mercato fra i 70 e i 100 milioni, fondamentale per il bilancio, ma soprattutto per le casse della società (che brucia più di 15 milioni al mese). C’è chi ha accettato di affrontare questa sfida, come i dirigenti, e chi no, come Conte che il 26 maggio ha detto addio”, si legge.
Nell’approfondimento sui nerazzurri si affronta poi dettagliatamente la questione mercato e in particolare il tema delle uscite: “Solo il tempo dirà se la scelta di Zhang di non cedere l’Inter sia stata giusta o meno. Il club andrà incontro a un periodo di austerity importante, probabilmente come quello di altre società, ma è chiaro che “la scalata al mondo” annunciata da Steven alla festa di Natale dell’Inter del 2018, sia un progetto oggi sfumato. Detto ciò, non è detto che l’Inter sia costretta a ridimensionarsi, sportivamente parlando. Certo, la cessione di uno o due big come Hakimi e Lautaro farà male, ma i tifosi nerazzurri confidano che Marotta e Ausilio riescano ad attutire il colpo con operazioni intelligenti, con costi più sostenibili, e che Inzaghi ripeta il buon lavoro svolto con la Lazio, dove ha saputo valorizzare elementi non di prima fascia. L’obiettivo inizialmente non sarà vincere lo scudetto, impossibile chiederlo a Inzaghi con le suddette premesse, ma se l’Inter riuscirà a entrare fra le prime quattro, la missione, soprattutto dal punto di vista economico, sarà raggiunta”, si legge.
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