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"Calhanoglu starebbe flirtando con il Bayern ma, contemporaneamente, avrebbe pure fatto sapere di stare benone a Milano, una mossa propedeutica per chiedere un ulteriore prolungamento al contratto, con annesso adeguamento. Ipotesi che l’Inter, ça va sans dire, non intende prendere in considerazione, alla luce del fatto che il rinnovo è stato firmato soltanto l’anno scorso e l’accordo scadrà quando il turco avrà già compiuto 33 anni. Non è dato a sapersi quale sarà l’epilogo della vicenda, certo è che, a meno che Calhanoglu non si affretti a fare chiarezza su quanto sta accadendo, il rischio è che si possa incrinare l’idillio tra l’ex milanista e la tifoseria nerazzurra".
"Difficile pensare che possa essere considerata da Marotta e Ausilio un’offerta inferiore ai 60 milioni. L’ultima parola però spetterà a Oaktree e qui risiede un’altra incognita nella vicenda. Perché da un lato c’è la volontà di fare muro da parte di chi governa l’area tecnica".
"Dall’altra potrebbero esserci ragionamenti fatti su parametri differenti, quali l’età del giocatore, il fatto che è arrivato a zero e la certezza che con un solo sacrificio - peraltro grandissimo - potrebbero essere sistemati i conti. Questo vuol dire che non ci sarebbe da scandalizzarsi se, al di là di quanto trapelato in questi giorni, alla fine venisse accettata un’offerta anche inferiore a “quota 60”. Di certo però c’è un’altra cosa: il tormentone non porterà al rinnovo del contratto a Calhanoglu. Se la sua ambizione è quella di prendere 8 milioni, quelli può garantirglieli soltanto il Bayern Monaco".
(Tuttosport)
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