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"Tocca a me far ripartire la squadra". Le dichiarazioni di Simone Inzaghi al termine della gara con la Fiorentina, hanno fatto sorgere qualche domanda. Con una squadra che da tempo è in crisi di gioco e risultati, il tecnico sarebbe dovuto intervenire prima per cercare un rimedio efficace. Invece l'assenza di un piano B ormai è acclarata. "Era stato un tema di discussione anche con Antonio Conte, che però spesso a partita in corso sapeva svoltare. Questa Inter è sempre rimasta troppo fedele a se stessa", spiega la Gazzetta dello Sport.
"Il caso Brozovic è esemplare: non c’è giocatore più insostituibile nella rosa dell’Inter. Una grande squadra però non può dipendere da un solo calciatore. La società ha sbagliato nel non intervenire sul mercato quando pure era cosciente della lacuna. Inzaghi però è andato avanti per tentativi. Un colpo di mano, un’invenzione sarebbe stata forse necessaria. Un cambio di modulo, forse. Oppure una mossa per sorprendere gli avversari. Le sostituzioni di Inzaghi sono state troppo spesso oggetto di discussione: i cambi conservativi di Liverpool, quelli nel derby, gli ultimi con la Fiorentina. Anche perché ormai s’è capito che le seconde linee sono lontanissime dai titolari. A loro è inutile chiedere un’accelerata. Il compito più difficile, adesso, spetta a Inzaghi".
(Gazzetta dello Sport)
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