Due giocatori diversi. Il primo, quello visto con la maglia nerazzurra dalla prima alla quindicesima giornata, è stato assolutamente devastante e capace di mettere insieme un bottino di assist e gol che tanti colleghi non riescono a totalizzare in un'intera stagione. Il secondo, quello che invece è andato in campo dalla sedicesima giornata fino a sabato sera, è del tutto ininfluente, anzi a tratti addirittura dannoso per la squadra. L'Inter è alle prese con l’enigma Ivan Perisic. Il croato è in grado di cambiare la gara come ha fatto spesso fino al 3 dicembre, il giorno della tripletta che ha steso il Chievo, ma anche di essere irritante e del tutto ininfluente come successo negli ultimi due mesi, un periodo nel quale ha preso tanti fischi (soprattutto sabato contro il Crotone) e pochi applausi. Inutile dire che Luciano Spalletti per puntare alla qualificazione alla Champions League ha bisogno del vero Perisic che da domenica in poi potrebbe anche sedersi in panchina perché in caso di 3-4-2-1 o 4-3-1-2 il croato potrebbe essere il grande escluso. Cosa ha trasformato l'esterno mancino ex Wolfsburg da uomo mercato estivo nel mirino dello United (Mourinho era arrivato a offrire 44 milioni tra parte fissa e bonus) a elemento che, quando gioca su questi livelli, difficilmente può attirare l'interesse delle grandi d'Europa? Sicuramente Perisic ha perso brillantezza a livello fisico e senza quella le sue ripartenze non sono incisive come in passato. Niente più uno contro uno micidiali o avversari lasciati sul posto grazie al suo classico doppio passo. Il tutto è frutto di allenamenti nei quali non mette più "paura" neppure ai compagni: non li salta più, non fa più... male alla porta. Resta il dubbio che il croato abbia già la testa, più che a un futuro lontano dall'Inter (dove ha un contratto fino al 2022 e guadagna 4,6 milioni), al Mondiale in Russia che aspetta con grande ansia. Forse troppa... Così non è più lui. Ci sono solo due voci che sono cresciute lievemente rispetto alle prime 15 partite, ovvero la media dei tiri a partita (da 3,3 a 3,5) e la media dei falli subiti a incontro (da 0,5 a 1). Il resto è un crollo spaventoso: i gol segnati sono passati da 7 a 0, gli assist da 6 a 0, la media dei tiri nello specchio da 1,1 a 0,9, la media delle occasioni create da 2,5 a 1,5, ma sono calati anche i cross a incontro da 5,5 a 4,5. Tanta differenza da far ipotizzare che ci siano due Perisic diversi, due fratelli. Solo che adesso sta giocando quello... sbagliato.
FC Inter 1908
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Inter, che fine ha fatto il vero Perisic? Devastante prima, irritante poi: il Mondiale…
L'esterno croato si è reso protagonista di una inspiegabile involuzione
(Corriere dello Sport)
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