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Getty Images
Non fosse arrivato il pareggio del Monza al 93’, l’Inter avrebbe vinto le ultime 5 partite. Se il gioco in questo momento non è dei migliori, Simone Inzaghi ha dalla sua i risultati. "La prima mossa di Inzaghi è simile a quella di Pioli: una lustratina all’autostima. "Senza l’ingenuità di Monza, avremmo fatto percorso netto: 4 vittorie su 4 dopo la sosta. Stiamo bene". Come tornare ai livelli di gioco visti con il Napoli? Ecco la seconda parola chiave di Inzaghi: squadra", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Darmian, Barella e Skriniar sono pronti a ingabbiare Leao che nel derby di settembre segnò e fece segnare Giroud pur circondato da maglie nerazzurre. Inutile fare la gabbia e lasciare la porta aperta. Ha ragione Inzaghi: servono sincronie di gruppo. Simone è disposto a riconoscere che il Milan, quanto a conoscenze collettive, è «una squadra evoluta», ma non a passare per un allenatore senza gioco. «Le critiche di Sacchi? Ognuno è libero di giudicare, poi i diretti interessati devono decidere quando, come e chi ascoltare». È già derby".
"La terza parola chiave è un pensiero al campionato. La consapevolezza che il risultato di stasera non resterà nel deserto arabo, ma tornerà in Italia con le squadre. Vero che un anno fa, come ricorda Simone, bastò un pareggio a Bergamo per innescare le polemiche, ma la vittoria nei supplementari sulla Juve convinse l’Inter ulteriormente della propria forza".
(Gazzetta dello Sport)
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