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L’Inter, nei prossimi mesi, proverà a convincere l’Uefa, a rivedere il patto firmato nel maggio 2015, per il Fair Play Finanziario. I nerazzurri hanno un piano già pronto e tre mosse da fare:
1) aumento dei ricavi con l’ingresso di nuovi sponsor, magari vicini al Suning, che rispettino il fair value caro all’Uefa (ci sono due agenzie che per conto di Nyon vigilano sugli importi delle sponsorizzazioni per evitare che, attraverso marchi da loro controllati, i proprietari di club immettano soldi in maniera... troppo facile);
2) cessione a gennaio di 1-2 giocatori al Jiangsu (occhi puntati su Jovetic, Felipe Melo, Biabiany ed Eder) con valutazioni elevate del cartellino (non c’è una normativa Uefa che lo vieta);
3) cessione in blocco dei diritti d’immagine dei nerazzurri al Suning. L’Inter, come la Roma (che non ha nuovi proprietari e deve raggiungere la parità di bilancio sia per l’esercizio 2016-17 sia per il 2017-18), è convinta di aver rispettato il meno 30 milioni indicato come disavanzo massimo per il bilancio 2015-16, ma ha altri ostacoli davanti. Il Fair Play non perdona.
(Corriere dello Sport)
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