Giuseppe Marotta sarà molto presto un nuovo dirigente dell'Inter, precisamente l'amministratore delegato per la parte sportiva del club. Libero, nella sua edizione odierna, fornisce ulteriori dettagli sulla trattativa che porterà l'ex dg della Juventus in nerazzurro: "All'inizio della prossima settimana l'ex direttore generale dei bianconeri volerà in Cina, a Nanchino, per conoscere il proprietario del club - che poi è Jingdong Zhang - al rientro firmerà un contratto triennale con i nerazzurri, alle stesse cifre che percepiva in casa bianconera (2,7 milioni + bonus). Entrerà ufficialmente in carica a partire dall'1 dicembre 2018, ovvero sei giorni prima di Juve-Inter, sfida delle sfide. Questo non significa che Marotta stia momentaneamente sonnecchiando, anzi. Il suo lavoro in qualche modo è già cominciato, sia a livello di «strategie da attuare», sia quanto a dialogo con il presidente nerazzurro, Steven Zhang, ovvero il figlio di chi caccia il grano. Il futuro amministratore delegato e il neo-presidente, per dire, hanno discusso anche nell' immediato post Atalanta-Inter per analizzare «i perché» di una partita troppo brutta per essere vera.
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Inter, cifre e durata del contratto di Marotta. Libero: “Si sente già nerazzurro: ecco perché”
Ulteriori dettagli sull'asse Inter-Marotta
Marotta si sente già nerazzurro, ma non solo per una semplice (e umana) voglia di rivalsa nei confronti dei suoi ex datori di lavoro, semmai perché crede intimamente che il club milanese abbia tutte le carte in regola per diventare/tornare ad essere nel medio periodo una super potenza a livello continentale, sia dal punto di vista dei numeri sia da quello dei successi (ma ovviamente tocca considerare la variabile «pallone che rotola»). Il «piano cinese» ad ogni modo è ben avviato e, tra l'altro, non dal 29 settembre scorso (giorno in cui Marotta annunciò il suo «ridimensionamento» in seno al club campione d'Italia), ma dalla scorsa estate, con l'Inter che aveva già iniziato a sondare il mercato alla ricerca di una figura che potesse completare l'organigramma: quando la Juve ha scelto di rinunciare al suo dirigente per puntare su Paratici, la ricerca è chiaramente terminata. A procedure burocratiche e presentazioni concluse (la proprietà cinese tiene molto - e giustamente - alla «forma») toccherà a Spalletti e alla squadra dare una mano al dirigente per far «dimenticare» ai tifosi più intransigenti il suo passato bianconero. E poi: sulla scia del binomio con Fabio Paratici, Marotta formerà un nuovo tandem con il confermatissimo direttore sportivo Piero Ausilio, mentre l'ad Alessandro Antonello, forte dei grandi risultati ottenuti nell'ultimo biennio, andrà avanti a lavorare nell'ambito economico-finanziario", conclude Fabrizio Biasin.
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