Dalle colonne del Corriere dello Sport, Alessandro Barbano analizza la prestazione dell'Inter contro la Fiorentina. "I quattro gol con il Belgio sono già un ricordo lontano, il Lukaku visto ieri è l’elefantiaco ectoplasma del cannoniere che fu. Ma la sua involuzione non spiega tutta la crisi dell’Inter. C’è un male oscuro che attanaglia l’agonismo e la lucidità dei singoli, ma soprattutto l’empatia delle relazioni in campo, e che induce un altruista come Mkhitaryan a fallire un gol difficile invece di eseguire un assist elementare. La sfiducia si è impossessata delle coscienze nerazzurre".
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Cds – Inter, non è solo colpa di Lukaku. Inzaghi, bilancio preoccupante. Chissà se…
"Per Inzaghi il bilancio è preoccupante, al di là dello stesso risultato. Perché non è ammissibile che una squadra costruita per vincere in Italia e all’estero subisca il dominio del gioco contro un’outsider sulla carta inferiore in tutti i reparti. Segno che la crisi di fiducia ha intaccato come una ruggine l’impalcatura tattica".
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"Certo, l’evanescenza di Lukaku ha un peso non indifferente.Dopo aver mischiato fin qui le carte in tutte le possibili combinazioni del suo tre-cinque-due, Inzaghi è chiamato a mettere in discussione un modulo che, con gli uomini che si ritrova, non lo garantisce in mezzo e non fa la differenza sulle fasce. Chissà se dopo dieci sconfitte non consideri ipotesi diverse ed estranee al proprio orizzonte tattico. Come quella che preveda l’impiego simultaneo di Brozovic, Calhanoglu, Mkhitaryan e Barella. Un quattro-quattro-due che ora suona come una sfida alla sua rigidità".
(Corriere dello Sport)
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