Alcuni tifosi potrebbero chiedersi il perché di un balzo così imponente e profondo verso il futuro, altri potrebbero obiettare che a volte il progresso e la crescita impongono uno sguardo più ad ampio raggio rispetto al solito, anche se questo significa prendere delle decisioni inevitabilmente impopolari. Altri accettano passivamente, limitandosi a guardare ciò che accade in campo. Di certo, anche se non c'è ancora nulla di ufficiale e anche se stiamo parlando di indiscrezioni più o meno dettagliate e concrete, le scelte che pare voglia prendere la Nike, sponsor tecnico dell'Inter, stanno facendo molto discutere. La nota azienda americana sembra infatti intenzionata ad apporre modifiche "sconvolgenti" sulle maglie future della squadra nerazzurra.
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E' infatti delle scorse ore la notizia secondo cui il colosso americano avrebbe scelto, in vista della prossima stagione (2019-2020), di optare, per l'Inter, per una maglia da trasferta di color verde acqua al posto del consueto bianco che fa parte della tradizione e della storia del club nerazzurro. Una notizia che ha completamente spiazzato tutto il popolo interista, già "turbato" dalla notizia secondo cui, sempre a partire dalla prossima stagione, la prima maglia potrebbe avere delle strisce diagonali al posto di quelle verticali. Un doppio-passo che avrebbe del clamoroso e che aprirebbe sicuramente delle crepe all'interno della vox populi interista.
Di sicuro, in un mondo in perenne movimento come il calcio, guardare al futuro, oltre che buona cosa, è anche e soprattutto una necessità. Rimanere al passo con i tempi è la conditio sine qua non per poter ambire a certi traguardi. Ma nulla, o comunque poche cose, sono importanti come nel calcio lo sono la tradizione, il senso di appartenenza, l'identità attraverso il passato, i ricordi, i simboli. E la maglia è sempre stato un emblema di tutti questi fattori. Il responso definitivo lo lasciamo ai lettori, non è nostro compito giudicare se questa sia giusta o sbagliata (sempre che l'indiscrezione venga confermata). Sembra una banalità, ma di certo è una scelta rischiosa. Chissà, magari prima o poi i tifosi si abitueranno a questo ennesimo cambiamento. Sicuramente, però, non sarà amore immediato. Del resto, i tifosi sono coloro che più di chiunque altro tengono custodito il sentimento il sogno di una squadra, di una storia.
Così si rischia di dare uno schiaffo a tutto questo in nome del futuro. A posteri l'ardua sentenza.
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