- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Getty Images
Milan primo, Inter seconda. Non accadeva da 11 anni che i due club di Milano occupassero i primi due posti in classifica. La Gazzetta dello Sport definisce la squadra di Pioli più appariscente e gotica, come il Duomo; i nerazzurri più solidi e quadrati, come il Castello Sforzesco. A proposito della squadra di Conte, il quotidiano scrive: "Il tecnico nerazzurro ha quadrato l’Inter a Reggio rinunciando proprio al trequartista e arretrando il suo miglior incursore (Barella) davanti alla difesa. Perché l’Inter è un altro mondo e l’ex juventino ha dovuto adeguarsi. All’alba del primo anno ha promesso di cancellare la Pazza Inter, all’alba del secondo ha promesso divertimento e gioco più offensivo. La Pazza Inter, nata in una taverna di artisti sotto la luna di marzo, è viva e vegeta".
"L’Inter ha concesso oltre il 60% di possesso al Sassuolo. Ha vinto attaccando la profondità e rinnovando il contropiede, caro alla Grande Inter. Pure Conte, come il Mago, punta forte sulla solidità difensiva. Anche se in avvio di stagione hanno ballato, i giganti Skriniar, De Vrij e Bastoni restano la vera anima della squadra, come lo erano Maicon, Samuel, Cordoba e Materazzi per Mourinho. L’Inter riflette la Milano finanziaria del profitto e quella dei moderni grattacieli d’acciaio. Se il Milan è poesia e bellezza, l’Inter è potenza e solidità. Vedi quella da record del Trap, che aveva i cingoli di Matthaus e Brehme. Conte rinnova la stirpe dei motivatori feroci, da Herrera a Mou, anche se non possiede la grazia della frase che resta".
(Gazzetta dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA