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Non un rendering pienamente realistico, piuttosto un’idea concreta della posizione. Un’indicazione di massima sui volumi più che sulla forma, anche se la preferenza al momento pare essere quella classica dell’ovale. Per il resto, la stessa società ha confermato i dettagli più importanti: la paternità dell’opera va allo studio internazionale Populous, lo stesso della “Cattedrale” a San Siro. Conferma pure sulla capienza e sui servizi pensati in questa prima fase: «Settantamila posti, all’esterno una cittadella dello sport e spazi di accoglienza».
"Per il momento, si è esplorato soprattutto il tema della viabilità, il più delicato nell’area in questione. Al tavolo è già stata chiamata la Milano Serravalle-Milano Tangenziali S.p.A, l’azienda che ha in concessione quel tratto autostradale. Da un nuovo passaggio pedonale dedicato dal metrò alla possibilità di spostare più indietro il casello per chi arriva da Milano sud, tante le idee. Di certo, la macchina nerazzurra è partita e dimostra determinazione e voglia di non perdere più tempo. Il prossimo passo sarà il cosiddetto “progetto di fattibilità tecnico-economica”, decisivo di un iter iniziato quando l’Inter ha pagato un milione e mezzo per l’esclusiva sull’area di proprietà di Infrafin, società del gruppo Cabassi. Scadrà il 30 aprile, per questo tra gennaio e febbraio si aspettano novità importanti sul tema", aggiunge Gazzetta.
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