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"Siamo nelle mani di Conte e dell’Inter. E per quello che si è visto in campo, prima con il Getafe e poi con il Bayer Leverkusen, abbiamo la possibilità di rialzare la testa. Sarebbe un bel segnale per il calcio italiano".
Il Corriere della Sera parla della squadra nerazzurra come dell'ultimo baluardo dell'Italia nell'Europa del calcio. E poi si sofferma sull'arrivo di Zhang in Italia come di un momento solenne per gli incontri avuti con i dirigenti e perché c'è da risolvere, una volta terminata l'EL, la questione Conte: "Speranza e croce dei nerazzurri in un momento che insieme è dolce e amaro", scrive Alessandro Bocci.
CROCE E DELIZIA
Il presidente ha lasciato la Cina ed è tornato in Europa per essere vicino alla squadra in vista delle semifinali ma anche per mettere un punto fermo sul futuro dell'allenatore. "Le parole di Conte non sono piaciute in Cina, soprattutto a papà Jindong. La proprietà non ha gradito due passaggi dello sfogo del tecnico, subito dopo la conquista del secondo posto: quello sulla «società debole» e quello sul «non aver ricevuto adeguata protezione dal club»", scrive il quotidiano.
I NODI
Quelli da sciogliere sono tanti. Innanzitutto c'è tanta speranza nella vittoria dell'Europa League: sarebbe un ulteriore passo verso la maturità. "Con o senza Conte", aggiunge il Corsera. Zhang con i suoi dirigenti ha parlato di "mercato, sponsor, stadio e di come ripartire in mezzo all’incertezza del virus. Ma non c’è dubbio che il futuro dell’ex bianconero sia la priorità".
NO IPOTESI LICENZIAMENTO
È da scongiurare per il bilancio. Sarebbero 22 mln in questa stagione e 22 mln nella prossima che si andrebbero ad aggiungere ai 10 al lordo da dare a Spalletti. Poi i numeri di Conte parlano chiaro: difesa imponente, Lukaku che ha voluto lui si è dimostrato irrinunciabile e il gap con la Juve sta diminuendo. Per questo la società vuole continuare con lo stesso allenatore, ma serve un punto di di incontro e il rispetto dei ruoli, conclude il giornale.
(Fonte: Corriere della Sera)
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