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L'Inter è costretta a lavorare a casa, ogni giocatore svolge individualmente le sedute preparate da Conte e dal suo staff in questa situazione di emergenza. In primavera le squadre del tecnico nerazzurro, solitamente, vanno a mille e anche quest'anno l'allenatore non vuole essere da meno.
"Per non interrompere il filotto di “stagioni con trofeo” del tecnico la strada più praticabile, con meno salite e chilometri da percorrere sembra infatti quella dell’Europa League. Per seguirla serve un’inversione a U rispetto al recente passato, quando il campionato era la via maestra e la coppa terreno per le riserve. C’è tempo per studiare nuove rotazioni, anche se farlo oggi presuppone un buon numero di mosse al buio, visto che non si alzerà presto la nebbia su eventuali calendari post-emergenza. In queste settimane di forzata inattività i giocatori raccontano un Conte comunque “vicino”, anche se per vie telematiche e le sue ore non passeranno certo all’insegna dell’ozio. Il suo staff è probabilmente sotto-torchio per analizzare, pensare, rivedere e studiare", spiega La Gazzetta dello Sport.
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