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Antonio Conte ha fondato la sua polemica delle ultime settimane sul sovrautilizzo di diversi giocatori a causa di infortuni ed impegni troppo ravvicinati. La Gazzetta dello Sport conduce un'analisi sul minutaggio dei calciatori nei top club europei, partendo proprio dall'Inter: "Nella «rosa limitata» di cui parla l’allenatore interista ci sono ben sette uomini che sono rimasti in campo più di mille minuti in 15 partite stagionali tra Serie A e Champions, con un’impennata nelle ultime 6 uscite. Handanovic e Skriniar non sono mai stati sostituiti (1350 minuti), poi dietro ci sono gli indispensabili Brozovic (1331’), Lukaku (1122’), De Vrij (1105’), Lautaro (1070’) e Barella (1026’). Tanti minuti, questo è vero, ma come sono messi i nerazzurri a confronto con le big della Champions League? Le spagnole sono le uniche che hanno giocato lo stesso numero di partite di Inter e Juve (15), quindi il confronto è più centrato.
Ebbene, il Real Madrid è a quota 7 giocatori oltre i mille minuti stagionali, mentre al Barcellona si scende a 6 (come al Paris Saint Germain, ma con 2 match in più) e ce ne sono anche 3 oltre 900. In casa Juventus si riesce a fare più turnover: Sarri, infatti, ha solamente 4 giocatori che superano la soglia dei mille minuti (Bonucci, Alex Sandro, Ronaldo e Pjanic), anche se c’è la coppia Szczesny-De Ligt che la sfiora (990’). I club inglesi sono quelli che hanno macinato più chilometri e minuti: il Liverpool campione in carica è già arrivato a 19 partite stagionali, il Manchester City è a 18. Ecco perché i Reds hanno ben 9 giocatori in quadrupla cifra: il recordman è Virgil Van Dijk, che fin qui ha giocato la bellezza di 1560 minuti, facendo per intero 17 partite. Nel City si scende a 8 uomini “da straordinari”, stesso numero del Bayern con una partita in meno. Kimmich, con 1512 minuti, è il giocatore di movimento più impiegato dai tedeschi: un motorino davvero instancabile".
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