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Inter, i conti non tornano: obiettivo 80 milioni, ne mancano 28. Vanheusden…

Fabio Alampi

Il riacquisto del difensore belga dallo Standard Liegi per 16 milioni complica i piani della dirigenza nerazzurra

Abbattere i costi di gestione e generare un attivo a bilancio da 80 milioni: sono queste le linee guida date dalla famiglia Zhang alla dirigenza dell'Inter. Una missione tutt'altro che semplice da portare a termine, e che potrebbe portare al sacrificio di un altro big (vedasi Lukaku) dopo la dolorosa cessione di Hakimi. Tanto che ora, come scrive il Corriere dello Sport, anche il riacquisto di Zinho Vanheusden dallo Standard Liegi diventa un "problema" da gestire: "La cessione di Achraf Hakimi non ha sistemato del tutto i conti dell'Inter. Dopo il piano di ridimensionamento illustrato dal presidente Steven Zhang al suo management (80 milioni di attivo alla fine della campagna acquisti e un risparmio di 325 milioni tra ingaggi e ammortamenti), tutti sapevano che sarebbero servite altre operazioni".

"L'idea che i tifosi avevano (molti la hanno ancora), però, era che un solo big sarebbe partito e che gli altri soldi sarebbero stati trovati piazzando qualche giovane o gli elementi in esubero. Se facesse le valigie anche Lukaku (o Martinez), i conti sarebbero sistemati, ma la squadra sarebbe da ricostruire. [...] Premesso che solo chi ha in mano i libri nerazzurri può fare un certo tipo di conti con precisione, è ipotizzabile che il bilancio 2020-21 si chiuda con un passivo intorno ai 180 milioni. La cessione di Hakimi al Psg sarà inserita nell'esercizio 2021-22 e ha fruttato 68 milioni più 4 di bonus. Se non avesse dovuto ricomprare Vanheusden dallo Standard Liegi (16 milioni), l'Inter sarebbe stata a un passo dal traguardo del +80 come saldo di mercato. Al momento, invece, mancano altri 28 milioni di cessioni, cifra non "inderogabile" a patto di alzare il risparmio tra stipendi e ammortamenti".