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Inter nel segno della continuità: Zhang, promessa mantenuta. C’è una consapevolezza

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La notizia era nell’aria ormai da mesi, ieri è arrivata l’ufficialità: l’amministratore delegato Marotta, il direttore sportivo Ausilio e il suo vice Baccin hanno prolungato i loro contratti con l’Inter fino al 30 giugno...

Fabio Alampi

La notizia era nell'aria ormai da mesi, ieri è arrivata l'ufficialità: l'amministratore delegato Marotta, il direttore sportivo Ausilio e il suo vice Baccin hanno prolungato i loro contratti con l'Inter fino al 30 giugno 2025. Una scelta nel segno della continuità da parte della proprietà, che ha voluto premiare e certificare il lavoro svolto dalla dirigenza in questi anni, come sottolinea il Corriere dello Sport:

"Tre per tre. Dopo la promessa di Zhang, fatta già lo scorso giugno prima di rientrare in Cina dopo i festeggiamenti per lo scudetto, sono stati ufficializzati ieri, infatti, i rinnovi per i tre dirigenti dell'area tecnica interista, vale a dire l'ad Marotta, il ds Ausilio e il suo vice Baccin. [...] Al di là della conferma sulla scadenza, vale a dire il 2025, il passaggio su Zhang non è un semplice dettaglio, ma la conferma di un'unità di intenti e di condivisione ad altro di tutte le decisioni. Al di là della distanza tra Milano e Nanchino, insomma, il club nerazzurro prosegue nel segno della compattezza. Con la convinzione di aver imboccato un percorso vincente".

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"Adesso si stanno raccogliendo i frutti del lavoro. Ma ci sono state comunque differenti fasi. Ad esempio, l'attuale trio di dirigenti ha attraversato un momento di grandi disponibilità e investimenti, come quello dell'estate 2019, caratterizzato dall'arrivo di Lukaku, per oltre 70 milioni di euro, vale a dire l'acquisto più caro della storia nerazzurra. Per poi passare ad un altro momento di grandi difficoltà economiche provocato anche dalla pandemia. E allora un altro merito di Marotta, Ausilio e Baccin è stato comunque quello di saper navigare attraverso la crisi, mantenendo la squadra competitiva. L'addio di Conte e le cessioni di Lukaku e Hakimi sono state assorbite nel migliore dei modi, scegliendo Inzaghi per la panchina, per poi puntare su Dzeko e Dumfries come sostituti dei partenti, con la ciliegina Calhanoglu e l'ulteriore regalo di Gosens a gennaio. Lo scudetto della seconda stella, il bis per Steven Zhang, sarebbe l'ulteriore coronamento di un lavoro eccellente".

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