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Inter in contropiede? Fake news: “Normale che a Conte non faccia piacere che…”

L'analisi di Ultimo Uomo del sistema di Conte: pressing strategico e pochissimo contropiede

Redazione1908

Daniele Manusia ha ripreso il dibattito sollevato dal battibecco televisivo tra Fabio Capello e Antonio Conte in merito al contropiede dopo Napoli-Inter. Ma questa Inter gioca davvero in contropiede? E contropiede è davvero un sinonimo di ripartenza, come sembra sottintendere Capello quando ne parla? Ecco cosa scrive Manusia su Ultimo Uomo: "Ma quindi è vero che l’identità, la forza dell’Inter, sono le ripartenze? È giusto metterla in questi termini oppure, come anche molti tifosi nerazzurri sembrano aver preso la questione, così si sminuisce il lavoro di Conte e la straordinarietà dei risultati della sua squadra? È vero che l’Inter gioca anche delle fasi di difesa posizionale in cui le può capitare di abbassarsi molto, ma sarebbe giusto dire che quella è la sua identità? Secondo me no, anzitutto perché l’Inter di Conte non è solo una squadra che “quando c’è da pressare alto pressa alto”, ma che lo fa strategicamente e anche piuttosto bene".

Una delle squadre che fa meno contropiede: "È la quarta squadra in Serie A ad aver effettuato più recuperi offensivi (15 a partita), viene dopo Napoli, Atalanta e Juventus; ed è anche la quarta con l’indice PPDA più basso (il rapporto tra i passaggi effettuati dalla squadra avversaria in una determinata zona di campo - per convenzione i primi 60 metri di campo avversari - e gli interventi difensivi effettuati - tackle, intercetti - nella medesima zona di campo dalla squadra in questione), dopo Bologna, Torino e Juventus. Il che significa che è una delle squadre che in Italia difende il più spesso lontano dalla propria porta e che lascia giocare meno tempo le sue avversarie. Quindi è una delle squadre che fa meno contropiede, che più che ripartire (il termine dovrebbe presupporre quanto meno che ci si è fermati prima) non si ferma mai, che unisce la fase difensiva e quella offensiva".

Si crea gli spazi da sola:"L’Inter è una squadra verticale e che se ha spazio lo sfrutta. Quello spazio l’Inter può trovarlo grazie a un recupero aggressivo o a una perdita del pallone dovuta a un errore avversario (vedi il primo gol segnato al Napoli, dopo che Di Lorenzo è scivolato), e quindi attaccare in transizione, ma molto spesso l’Inter se lo crea da sola. Con il palleggio basso. Costruendo palleggiando fin da dentro la propria area. Se si parla dell’identità dell’Inter bisogna parlare per forza di cose del palleggio basso con cui vuole allungare la squadra avversaria, attirare avversari e creare spazi oltre la linea di pressione. L’inter è la seconda squadra, dopo il Genoa, ad effettuare più passaggi nel proprio terzo di campo e solo la decima per possesso totale, il che dovrebbe far capire quanto insiste su questo aspetto. È vero che con il palleggio l’Inter cerca di raggiungere velocemente le due punte, ma anche i loro movimenti sono pensati per dilatare (in orizzontale e in verticale) gli avversari. Semmai la velocità con cui attacca l’Inter spiega il possesso palla “solo” al 52.6% in media, bassino per una squadra di vertice. Offensivamente l’Inter poggia molte sulle capacità della coppia Lukaku-Lautaro ma non si può semplificare omettendo tutto il lavoro preparatorio che fa il resto della squadra e che li porta in alcuni casi davvero a trovarsi a memoria. Questo è il lavoro di Conte, normale che non gli faccia piacere che si parli di contropiede. Ma in maniera più oggettiva, o quanto meno in un modo che mi sembra più difficile da discutere, il punto è che non si può parlare di contropiede né di ripartenza quando una squadra fa sbilanciare l’altra con il possesso palla".

Tiri su contropiede, i numeri dell'Inter:"Il dato statistico che conteggia i tiri arrivati su contropiede (intesa come una transizione veloce successiva al cambio di possesso del pallone) dell’Inter è incredibilmente basso: solo 12 tiri su 296 sono arrivati su questo tipo di azione. Il 4%, la stessa percentuale dei tiri della Juventus che di solito è invece una squadra che attacca posizionalmente". 

(Ultimo Uomo)

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