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In questo finale di stagione l'Inter è concentrata sulla difficile corsa Champions. Ma la società nerazzurra da tempo lavora sul prossimo mercato estivo. Come riporta la Gazzetta dello Sport, "il coordinatore dell’area tecnica di Suning Sports Group Walter Sabatini e il direttore sportivo Piero Ausilio hanno già iniziato a impostare l’Inter del futuro in maniera concreta, agganciando big veri pur muovendosi di fatto senza portafoglio. Stefan De Vrij, Kwadwo Asamoah e Lautaro Martinez sono giocatori che spostano equilibri importanti, in Italia sicuramente, ma in prospettiva anche a livello internazionale. Costo complessivo dei cartellini? Circa 25 milioni di euro, tutti investiti sul 20enne attaccante argentino del Racing Club de Avellaneda. De Vrij e Asamoah sono infatti in scadenza di contratto".
"De Vrij è un nazionale olandese, fra i migliori difensori del nostro campionato. Asamoah è un jolly fondamentale nella Juventus «cannibale» dell’era Agnelli-Marotta: interno di centrocampo da sempre, oggi terzino sinistro dinamico e affidabile, ottimo eventualmente anche «a due», in mezzo al campo. Il ghanese non ha ancora firmato per l’Inter, ma l’impressione è che sia questione di ore, anche a Torino ne sono ormai convinti. Con il 29enne guerriero di Accra l’Inter immette in squadra gamba, cattiveria e intensità, in pratica tutto ciò che è mancato in questa stagione. Lautaro Martinez, infine, è il potenziale crack: attaccante completo, grande tecnica, molto simile per caratteristiche ad Aguero, 20 anni, 11 presenze e 7 gol con l’Under 20 argentina, 21 reti in 46 gare con il Racing, già nel giro della Seleccion di Jorge Sampaoli con molte possibilità di andare al Mondiale in Russia. E proprio la recente convocazione nella Nazionale dei grandi ha di fatto già alzato sensibilmente il valore del ragazzo. Decisivo su tutti e tre i fronti il lavoro diplomatico svolto in particolare da Piero Ausilio che con la stessa costanza e abilità aveva per esempio blindato, la scorsa estate, anche Schick prima del «blocco» deciso dal governo di Pechino. Dal canto suo, Walter Sabatini ha messo sul tavolo esperienza, conoscenze, capacità organizzative e competenze uniche a certi livelli, caratteristiche ancor più fondamentali quando ci si deve muovere nell’austerity e gli errori economici vanno quindi ridotti al minimo. I due formano una squadra parecchio credibile sul mercato che conta. A Suning il compito di cementarla per dare continuità a un lavoro troppo delicato e quindi bisognoso di certezze a livello organizzativo. In questo senso, occhio al contratto di Sabatini: scade il prossimo dicembre".
(La Gazzetta dello Sport)
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