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Inter, la miglior difesa una novità per Inzaghi: arma in più per il suo gioco
Un nuovo allenatore, uno stile di gioco diverso. Partendo dallo stesso modulo (3-5-2) e dalla medesima linea difensiva che tante soddisfazioni ha dato nel ciclo Conte: l'Inter di Simone Inzaghi riparte dalle certezze fornite dal terzetto Skriniar-de Vrij-Bastoni, miglior difesa delle ultime due stagioni. Una solidità difensiva che il neo tecnico nerazzurro non ha mai potuto provare ai tempi della Lazio, come scrive il Corriere dello Sport: "Non è mai stata il punto forte. Al contrario, spesso la difesa è stata il tallone d'Achille. Nel lustro in cui Inzaghi ha guidato la Lazio, infatti, la retroguardia si è rivelata oggettivamente tutt'altro che impermeabile".
"Ora che Inzaghi è approdato sulla panchina dell'Inter, ci sono tutti gli elementi perché quella tendenza finisca per invertirsi. Ma non perché nei piani del tecnico ci sia l'idea di modificare l'atteggiamento in campo, restando più coperti e in attesa. No, dipende dal fatto che eredita il pacchetto arretrato migliore delle ultime due stagioni, il secondo tre anni fa, quando ancora l'Inter giocava con la linea 4. Insomma, rispetto alla Lazio, c'è una base di partenza diversa, oggettivamente migliore. Che permetterà ad Inzaghi di conservare la sua impronta di gioco, sempre propositiva, tra palleggio e possesso palla, senza però subire scompensi nella fase difensiva".
"Il terzetto Skriniar-De Vrij-Bastoni è perfetto o quasi. A plasmarlo è stato Conte. Che, però, ha beneficiato a sua volta del lavoro di Inzaghi, visto che l'olandese è diventato l'ideale centrale di una linea a 3 proprio grazie all'addestramento del tecnico piacentino. Solo per lo slovacco c'è voluto un po’ più di tempo, ma, dopo un anno di apprendistato, anche lui ha assorbito i compiti del "braccetto". I primi segnali di questa stagione sono stati più che altro conferme. In amichevole, con quei tre in campo, l'Inter non ha incassato nemmeno un gol. Nelle prime due gare ufficiali della stagione, invece, c'è scappato un gol subìto, nato, però, da un erroraccio di Handanovic non da un meccanismo difensivo saltato. Per il resto, tra Genoa e Verona, i nerazzurri hanno rischiato poco o nulla. Chiaro che serviranno verifiche più significative. E il match contro il Real Madrid, mercoledì prossimo, servirà anche in questo senso".
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