Questa stagione conferma che esistono due Inter: una traballante in campionato, un'altra invece che fa sognare i tifosi in Champions. Come sottolinea il Corriere dello Sport, tra le spiegazioni più plausibili per l’enorme differenza di rendimento c’è proprio la testa, l’approccio mentale, la differenza di motivazioni. "La verità è che per molti nerazzurri questa Champions rappresenta un’occasione unica e forse irripetibile, mentre inseguire un semplice quarto posto in campionato sia un obiettivo che non scalda, che non coinvolge".
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Inter, questa la differenza tra campionato e coppe. Benfica è la dimostrazione che Inzaghi…
"Ecco perché ora occorre trasportare quella mentalità anche in serie A, facendo capire come anche il pass per la prossima Champions sia altrettanto fondamentale. La verità è che anche Inzaghi dà il meglio di sé nelle Coppe. Quel tipo di sfide, evidentemente, esaltano le sue capacità di preparazione della partita, tra la lettura delle caratteristiche degli avversari e studio della strategia ideale per andare a far loro male".
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"Contro il Benfica, ad esempio, è stato capace di disinnescarne il possesso palla e la rapidità nello sviluppo della manovra. Come? Attraverso il palleggio e la costruzione da dietro, sfruttando l’ampiezza degli esterni e andando a piazzare costantemente un centrocampista sulla trequarti difensiva a ricevere palla, sapendo che lì i portoghesi difficilmente ci sarebbero arrivati. Chiaro che poi la differenza l’ha fatta l’esecuzione dei suoi giocatori: significa che è stato in grado di convincerli della validità di quelle scelte tattiche. E allora questa è anche la dimostrazione di come abbia ancora in pugno il gruppo".
(Corriere dello Sport)
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