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Federico Dimarco è risultato più volte un'arma in più per l'Inter. Merito del lavoro di Inzaghi, come sottolinea anche il focus della Gazzetta dello Sport: "E' il piede che arma i colpi di testa, innanzitutto. Se l’Inter è la squadra che nel gioco aereo ha segnato più di tutte nei cinque maggiori campionati d’Europa - 18 reti - il merito è anche del piede sinistro di un terzino sinistro che Inzaghi ha trasformato in braccetto difensivo. Il tecnico l’ha scelto spesso, lungo questa stagione, specie in partite in cui era obbligatorio provare a sfondare per vie alternative. Dimarco è quel che nella Lazio di Inzaghi ha fatto molto spesso Radu. Ma con un’incisività e una reattività maggiore rispetto al romeno".
Il tecnico nerazzurro gli ha consegnato compiti importanti anche in fase di impostazione: "È di fatto un costruttore di gioco dislocato. Inzaghi ha usato a lungo questo trucco: aggiungere una fonte di gioco all’Inter vuol dire destabilizzare gli avversari, piazzare un problema in più da risolvere nella testa dei rivali. Dimarco è stato a lungo un fattore della partita di Bologna, prima che prendesse una piega imprevedibile e prima ancora di venir beffato da Arnautovic nell’occasione del pareggio. Lo è stato anche a Udine, non solo certo per l’assist. E lo sarà anche domani contro l’Empoli, considerato che la squadra di Andreazzoli proverà a limitare la creatività di Brozovic".
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