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Gds – Inter distratta dalle polemiche? Ci pensa Conte. Oggi ad Appiano i giocatori troveranno…

Gianni Pampinella

Il caos scoppiato in Serie A potrebbe distrarre i giocatori, ma l'allenatore nerazzurro da oggi sarà sempre più “martello”

Si gioca, non si gioca, prima la Juve e poi il Napoli e viceversa. Il caos scoppiato in questi giorni all'interno del calcio italiano, rischia di creare confusione e cali di tensione nei giocatori. "Se finora era stato un martello, da oggi deve diventare pneumatico. C’è da augurarsi - per loro - che i giocatori nerazzurri si siano goduti la giornata di riposo di ieri. Oggi ad Appiano Gentile troveranno un Antonio Conte piuttosto carico: ha avuto più di 24 ore per pensare il discorso e sembra già di sentirlo. I toni non saranno bassi. Del resto non possono esserlo: se i cali di tensione sono per il tecnico il pericolo pubblico numero uno in tempi “normali”, figuriamoci ora", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

I RISCHI - "Il casino di calendari e rinvii non può non avere effetti sul gruppo interista. È legittimo pensare che la squadra sia confusa: non sa quale avversario affronterà e quando giocherà la sfida alla Juve, per la quale era stata piuttosto “caricata”. È credibile che sia distratta dalle polemiche e rischi di crearsi inconsciamente degli alibi. È possibile che la nuova classifica, con la Lazio lontana, fornisca meno stimoli rispetto a quella di qualche settimana fa: la vicinanza alla Juve e la volontà di non farla scappare è stata per mesi una “benzina” decisiva. Conte deve mettere una toppa a tutto ciò e deve farlo subito".

LE RISPOSTE - "Il rischio c’è, ma con Conte alla guida l’allarme scende da rosso a giallo. Il leccese in questi mesi ha costruito un gruppo che pensa con una sola testa. Il controllo totale che il tecnico pretende da staff e società dovrebbe evitare che la squadra sia eccessivamente coinvolta in discorsi extra-campo. Al resto penserà lui, cercando di trasformare questo grande caos e difficoltà crescenti in uno stimolo, in un’occasione ulteriore per compattare il gruppo nel “noi contro tutti” che già fece la fortuna di Mourinho".

(Gazzetta dello Sport)