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Un'Inter ai limiti della perfezione: i nerazzurri hanno letteralmente travolto la Lazio nella semifinale della Supercoppa Italiana, e il 3-0 finale non spiega abbastanza il dominio assoluto interista. Questa l'analisi de La Gazzetta dello Sport: "Stavolta l'Al-Awwal Park Stadium di Riad sembrava uno stadio vero, per i 20 mila spettatori, ma soprattutto per l'Inter che li ha infiammati con una prestazione spettacolare e li ha fatti sembrare il doppio. Divertimento puro. Forse la migliore esibizione dell'era Inzaghi. La squadra di Simone ha cominciato ad aggredire al primo minuto e ha terminato all'ultimo, mettendoci in mezzo 3 gol (Thuram, Calhanoglu, Frattesi), senza mai speculare nella gestione.
Se il Napoli di Mazzarri giovedì ha offerto ai sauditi una rappresentazione quasi archeologica dell'italianità calcistica (trincea e contropiede), ieri i nerazzurri hanno illustrato l'evoluzione della specie, in senso offensivo e internazionale. Un dato: l’Inter è la sola nei 5 campionati top, insieme a Real Madrid e City, ad avere già tre giocatori in doppia cifra: Lautaro (20), Calhanoglu (11), Thuram (10). Si misura con l'eccellenza d'Europa".
"L'Inter può alzare la sua ottava Supercoppa, la terza di fila, staccando il Milan (7) e portandosi a un trofeo dalla Juve (9). Inzaghi può diventare il primatista assoluto con 5, oltre le 4 vittorie di Capello e Lippi. E poi, naturalmente, ha l'occasione di spedire ad Allegri un ulteriore messaggio di forza, sulla strada dello scontro diretto del 4 febbraio".
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