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Inter, per Dumfries sarà percorso alla Hakimi: “Nel club c’è una forte convinzione”

Marco Astori

Con Dumfries sta accadendo più o meno lo stesso che con Hakimi: grande impatto, tifosi affascinati dalla sua progressione, ma ancora qualche difficoltà

"Un percorso alla Hakimi. Chi martedì sera, dopo aver valutato la prestazione - non buona - di Denzel Dumfries contro lo Shakthar si è posto domande sull’esterno olandese, dovrebbe probabilmente ricordare quanto ci mise Hakimi a imporsi in nerazzurro". Apre così Tuttosport il proprio focus dedicato a Denzel Dumfries, esterno dell'Inter che ancora non è riuscito appieno a dimostrare in nerazzurro tutto il suo potenziale, se non a sprazzi.

E calza a pennello il paragone con l'ex Real Madrid, che non si adattò proprio subito subito: "Il marocchino, infatti, nei primi due mesi e mezzo non era riuscito a convincere a pieno Conte, mostrando, a causa anche dell'atteggiamento più offensivo della squadra - dunque con meno spazio davanti a sé per far esplodere la propria velocità - lacune principalmente tattiche, ma pure tecniche, tant'è che il tecnico aveva aspettato per lanciarlo con costanza fra i titolari.

Hakimi svoltò fra il primo e il 5 dicembre, prima con un assist a Lukaku in casa del Borussia Monchengladbach, quindi con una doppietta al Bologna, e da quel momento divenne l’esterno destro devastante che tutti ricordano. Ecco, con Dumfries sta accadendo più o meno lo stesso: grande impatto, tifosi affascinati dalla sua progressione, ma ancora difficoltà a capire alcuni movimenti difensivi e, come mostrato a Kiev, una certa timidezza nella fase offensiva. All’Inter sono tranquilli, sono convinti che quando Dumfries - arrivato a metà agosto senza preparazione - sarà al top e conoscerà meglio il nostro calcio e le richieste di Inzaghi (era abituato a giocare a quattro), si rivedrà quel “treno” schiaccia avversari ammirato all’Europeo", si legge.