L'Inter monitora il mercato dei giovani e segue i talenti più promettenti e interessanti della Serie A. Il club nerazzurro, in particolare, ha messo gli occhi su tre calciatori che si stanno mettendo in mostra in questo campionato: Nicolò Barella, Federico Chiesa e Bryan Cristante. Giovani, forti e italiani. Perché rispetto al recente passato si cerca maggiormente il profilo indigeno. Pinamonti è il fiore all’occhiello di un settore giovanile tra i migliori al mondo, ma anche in prima squadra sono titolari fissi D’Ambrosio, Gagliardini e Candreva, con Eder, Santon e Ranocchia che presto avranno il meritato spazio.
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Inter, è assalto ai giovani italiani. Barella, Cristante e Chiesa: scende in campo Suning
Il club nerazzurro punta i centrocampisti di Cagliari e Atalanta e il gioiello della Fiorentina
L’assalto ai tre talenti citati sopra non è facile per tanti motivi. A partire dai costi e dall’interesse di altre big, anche europee. E senza dimenticare l’input della proprietà di puntare sull’autofinanziamento. L’Inter infatti dovrà fare plusvalenze entro il 30 giugno per rientrare nell’accordo con l’Uefa sul fairplay finanziario. Anche se il boom al botteghino (60mila spettatori di media a gara, più 13mila rispetto allo scorso campionato) e l’aumento dei ricavi aiutano, prima della chiusura del prossimo esercizio bisognerà piazzare almeno una cessione importante. I due candidati al momento sembrano Brozovic e Joao Mario, con quest’ultimo che però risulta ancora a bilancio per una trentina di milioni mentre il croato è stato di fatto già ammortato.
BARELLA - L’assalto a Barella - che l’Inter vorrebbe già a gennaio affinché Spalletti abbia tempo per trasformarlo da mezzala a trequartista assaltatore alla Nainggolan - ha più possibilità di andare a buon fine a luglio. I contatti dei mesi scorsi sono ripresi sabato, in occasione della trasferta a Cagliari. I rapporti con Giulini sono ottimi, ma la richiesta al momento è sui 30-35 milioni. L’Inter vorrebbe investirne dieci in meno, compreso l’eventuale inserimento proprio di Pinamonti. Che Suning per prima preferirebbe non sacrificare. La formula della recompra - utilizzata per Bonazzoli con la Samp - potrebbe essere una soluzione. Ma sul 20enne sardo sono vigili tante squadre, tra cui anche Juve e Roma.
CRISTANTE - Stesso discorso per Cristante, in rampa di lancio e quotato almeno 20-25 milioni. Anche qui i nerazzurri possono fare leva sul feeling con la proprietà dell’Atalanta (Steven e Luca Percassi si sentono ogni giorno), ma l’operazione richiederà lo studio di un’architettura finanziaria complessa.
CHIESA - Il più caro del trio è Chiesa, fresco di rinnovo con la Fiorentina a 2 milioni a stagione. L’offerta per l’esterno figlio d’arte dovrà essere sui 50 milioni, ma sono già state gettate basi importanti. Concorrenza comunque durissima pure su questo fronte. A partire dal Napoli. Suning però vuole un’Inter sempre più italiana e giovane e per costruirla potrebbe anche fare uno sforzo supplementare.
(La Gazzetta dello Sport)
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