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Inter e Milan proseguono la loro linea per quanto riguarda lo stadio e portano avanti l'idea del nuovo impianto. Giovedì i due club presenteranno al pubblico i due progetti rimasti in corsa per il nuovo San Siro. Si tratta di un progetto da 1 miliardo e 200 milioni di euro che riguarda il nuovo impianto, ma anche una gigantesca cittadella dello sport: "un centro commerciale, un hotel, uffici, ristoranti e così via. Lusso vero, che però continua a non convincere i nostalgici. In tanti sognavano un destino diverso per il Meazza: il sindaco Giuseppe Sala ha provato a mediare, le opposizioni hanno fatto il loro lavoro e si sono opposte. Le trattative, però, ormai sembrano concluse: o si parte o i nuovi proprietari cinesi e americani molleranno il colpo. Via da Milano. In città resterebbero il Brera Calcio, l' AS Niguarda e l'Arca di Inganni. Difficile che possano riempire una cattedrale sportiva da 90mila posti", spiega Libero.
"Sistemare l' impianto esistente è possibile, ma ha un' enorme controindicazione: dove si gioca durante i lavori? Milan e Inter preferirebbero scendere in campo a Parma per tre anni piuttosto che affrontare un campionato in mezzo ai cantieri. In qualche altra città, per esempio a Udine, ha funzionato, ma qui c' è un impianto da 60mila posti da edificare, è un' altra cosa. Il piano, quindi, resta quello di iniziare a costruire di fianco all' attuale stadio, che resterebbe in funzione fino a fine lavori. Al termine il trauma: via le ruspe. Lo hanno fatto a Londra con Wembley, dove il calcio è nato. Si può fare anche qui".
"Uno dei due progetti in corsa prevede di salvaguardare almeno il prato del vecchio stadio. Ma non è quello più apprezzato. Un altro prevede di costruire una struttura quadrata, con delle colonne che dovrebbero ricordare il Duomo di Milano. E al posto del vecchio stadio due torri, una per gli uffici di Milan e Inter (anche questi in condivisione) e una per un albergo. Un nuovo quartiere moderno, usufruibile sette giorni a settimana. Mentre oggi a partita finita la zona diventa spettrale. Intendono costruire una struttura con ben 9000 "corporate", da vendere a prezzi stratosferici alle aziende. Non si compra solo l' ingresso, ma una giornata di esperienze, tra cena, visita ai musei e alle strutture. Funziona? In tutto il resto d' Europa sì. Ovviamente nella questione di San Siro c' è molta politica", chiude il quotidiano.
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