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Inter e Milan si sono accordate ufficialmente col Comune per sistemare e modernizzare San Siro. Entro la fine del 2018 verrà definito il progetto e poi partiranno i lavori, quindi le due milanesi non abbandoneranno la Scala del calcio. Come si legge su Repubblica "Un investimento - da dividere a metà che si prefigura di qualche centinaio di milioni (anche se non i 600 che verranno spesi per rifare il Bernabeu da parte del Real Madrid), per rendere San Siro finalmente al passo con gli impianti più moderni d’Europa. Perché sarà anche uno dei più belli, ma di sicuro non è dei più funzionali. E - soprattutto - non rende economicamente. Al di là della vendita dei biglietti. Nel calcio europeo al tempo del financial fair play, questo è un peccato mortale: i club inglesi, tedeschi e spagnoli arrotondano alla grande il loro fatturato grazie anche alla cosiddetta hospitality: bar, ristoranti, negozi, merchandising, nonché con l’affitto delle strutture per eventi aziendali durante la settimana".
"Inter e Milan hanno bisogno di avere, se non la proprietà, la certezza di gestire San Siro molto a lungo: l’accordo che potrebbe essere raggiunto ( salvo clamorose sorprese) entro fine anno parla di una concessione di 90 anni. Periodo più che utile per ammortizzare l’investimento. Intanto, i due club si sono portati avanti e hanno capito che con la fame di calcio ad alto livello a Milano non c’è caro biglietto che tenga: per la sfida con il Barcellona l’Inter ha frantumato il suo record di incassi ( 5,9 milioni) e lo stesso ha fatto il Milan per la gara con la Juve (4,9 milioni). Non c’è - ancora - il tutto esaurito perché i tifosi juventini protestano e minacciano di disertare: la curva al terzo anello è stata loro offerta a 76 euro. Ma dovrebbero esserci abituati: il prezzo medio allo Stadium per le partire di cartello supera anche quota 100", si legge sul quotidiano.
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