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Un esordio che aveva fatto drizzare le antenne a tanti club europei, ma al quale era seguita un’alzata di scudi da parte del club di appartenenza, che aveva fatto sapere di non volersi privare del suo gioiello. Del resto i Lionceaux avevano investito molto sul ragazzo, parcheggiato al Clairfontaine (club partner del Sochaux) per farsi le ossa durante 4 stagioni. A febbraio 2018, tra l’altro, è stato anche nominato giocatore del mese del Clairfontaine, riconoscimento che gli allenatori e gli educatori delle diverse categorie del centro tecnico danno non solo sulla base dei risultati sportivi, ma anche per l’impegno a scuola e il comportamento fuori dal campo. Quel che è certo è che per essere un diciassettenne all’arrembaggio, Agoumé deve essere un tipo abbastanza schivo, se è vero che in rete non compare nemmeno un account Instagram ufficiale a suo nome (cosa rarissima tra i millenials). Il ragazzo andrà in ritiro con la prima squadra, sarà poi Antonio Conte a decidere se Agoume potrà rimanere coi grandi o se è meglio che cresca in Primavera. Di certo, per colui che ha lanciato il Pogba vero tra i big del calcio mondiale, sarà una bella sfida avere tra le mani quello che tutti considerano come l’erede più prossimo di Paul".
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