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Non solo il mercato, Antonio Conte ha un altro desiderio: lavorare in un clima meno impossibile. "Anche ieri umidità all’80% –, spostamenti aerei da fare, partite complicatissime da giocare", si legge sulla Gazzetta dello Sport. "L’ha ribadito anche dopo lo United: «Il tempo per recuperare da questa partita è limitatissimo – ha detto alle tv –. Ora andremo in un posto (Nanchino, ndr) dove mi dicono ci siano condizioni climatiche proibitive, speriamo di poterci allenare. Noi abbiamo bisogno non solo di giocare ma anche di allenarci. Dobbiamo cercare di migliorare nella fase di costruzione, gestione della palla e in quella della pressione alta, dobbiamo capire i momenti della gara provando a costruire qualcosa di importante. Quando si è in ballo, devi ballare»".
"E ieri con lo United l’Inter non ha ballato: «Sarà un precampionato difficile, per tanti motivi. Lo sapevamo già. C’è tanto da lavorare, proveremo a farlo. Ai giocatori non possono rimproverare nulla sul piano della voglia di lottare. Ma dobbiamo crescere». Lo stato d’animo non è dei più sereni. Il mercato toglie il sonno all’allenatore, che magari trasferirà questa sua impazienza anche al presidente Steven Zhang, che lo aspetta in Cina. «C’è una pressione importante, quando diventi allenatore di uno dei migliori club d’Italia. Mi piace averla. Ma è giusto che dentro l’Inter la sentano tutti, questa pressione. Non solo il coach». Messaggio ai naviganti, la barca è la stessa...".
(Gazzetta dello Sport)
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