""Un fondo di Hong Kong al posto di Thohir. A breve, probabilmente già nelle prossime settimane, magari per la fine di gennaio, la compagine azionaria dell’Inter è destinata a cambiare. Sarà il magnate indonesiano a cedere la sua quota, pari al 31%, e ad uscire definitivamente dal club nerazzurro, di cui è stato presidente dal novembre 2013 fino alla fine dello scorso ottobre". Apre così l'articolo del Corriere dello Sport in merito alle novità societarie che prevedono l'ingresso di un fondo di Hong Kong nell'Inter. "Sarebbe un errore non pensare che dietro questo passaggio di azioni non ci sia la regia il gruppo cinese. Da un lato perché, avendo una prelazione su quella quota, Thohir non potrebbe cederla autonomamente. E, infatti, in un incontro avvenuto ad ottobre, al tavolo si sarebbero seduti tutti i protagonisti. Dall’altro perché, proveniendo da Hong Kong, quindi a stretto contatto con l’universo cinese, tutto lascia credere che sia stato proprio Suning ad individuare il fondo, nella prospettiva, magari, di aprirsi nuovi canali di business", sottolinea il quotidiano romano.
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Inter, ecco perché non è Suning a rilevare il 31% di Thohir: “Fondo scelto proprio da Zhang che vuole…”
Ecco il punto della situazione sulle vicende societarie
VANTAGGI PER INTER E SUNING - "Ma allora perché non è la famiglia Zhang ad acquistare il 31% Thohir? Fino a qualche settimana fa sembrava lo scenario più probabile, ma le parti non hanno mai raggiunto un accordo. In sostanza, Suning non è mai arrivata a soddisfare le richieste del magnate indonesiano, che forte del patto parasociale sottoscritto nel giugno 2016, continua a pretendere di essere saldato senza sconti e, soprattutto, in contanti. In base a quegli accordi, infatti, a Thohir vanno riconosciuti una serie di bonus e premi, che, sembra, facciano arrivare la valutazione del suo pacchetto fin quasi a 200 milioni di euro. Suning, al massimo, è arrivata a offrire una parte cash, più una quota azionaria del gruppo. Così, la fermezza di Thohir nel rifiutare ha imposto di andare alla caccia di un nuovo soggetto da far diventare socio di minoranza", spiega il CorSport.
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