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Inter, ecco quando Inzaghi schiererà Palacios: “Chi gli sta vicino confida che…”

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In Argentina, visto che nelle giovanili veniva inizialmente schierato da attaccante o da centrocampista avanzato, assicurano sia uno che parli poco e si applichi alla lettera
Marco Astori Redattore 

Il possibile nuovo Bisseck. Definisce così, Tuttosport, Tomas Palacios, nuovo e ultimo acquisto messo a segno dall'Inter per completare il reparto difensivo. Scrive sul classe 2003 argentino il quotidiano: "Dopo essere sbarcato a Milano con l’etichetta di potenziale “craque”, che per caratteristiche può ricordare il difensore italiano e che nei progetti della dirigenza nerazzurra dovrà ripercorrere, invece, le orme del compagno di squadra tedesco, è pronto per mettersi a disposizione di Simone Inzaghi.

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Con l’obiettivo di imparare e crescere il prima possibile, proprio sulla scia dell’ex Aarhus, partito in sordina e diventato poi con lavoro, voglia e abnegazione un’alternativa credibile a Benjamin Pavard. Palacios, insomma, avrà più modelli a cui ispirarsi, con la consapevolezza che il suo talento, se unito a costanti progressi e a quella fame di arrivare fondamentale per sognare in grande, dovrà essere coltivato con cura nello sviluppo della sua carriera interista. Ovviamente Tomas non avrà inizialmente la pressione del dover essere per forza un co-titolare, anzi.


Inzaghi lo schiererà solo ed esclusivamente quando avrà capito di potersi «fidare, senza se e senza ma, di lui», ma nel percorso che precede l’esplosione di qualsiasi calciatore potrà, anzi dovrà, “rubare” calcisticamente parlando il più possibile dai suoi compagni di reparto, tenendo sempre apertissime le orecchie per seguire rapidamente i dettami del suo allenatore. In Argentina, visto che nelle giovanili veniva inizialmente schierato da attaccante o da centrocampista avanzato, assicurano sia uno che parli poco e si applichi alla lettera. Altrimenti non avrebbe cambiato ruolo col sorriso e ottenuto grandi risultati nell’arco di pochi anni. Chi gli sta vicino ne esalta le qualità fuori dal campo, sostenendo che basterà vederlo sul verde per apprezzare le doti da atleta".

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