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Il lavoro di Antonio Conte all'Inter si vede già. Il tecnico ha trasmesso subito le sue idee e la sua mentalità e i giocatori lo stanno seguendo in tutto e per tutto. L'esordio è stato convincente, ora bisognerà dare seguito a quanto visto nella gara contro il Lecce.
"Beppe Marotta probabilmente sognava quello che ha visto in campo lunedì sera. Non tanto la vittoria — dall’altra parte c’era una neopromossa — ma quella miscela di grinta e organizzazione che ha dato ai 64 mila di San Siro (leccesi compresi) l’impressione che qualsiasi cosa potesse succedere", spiega Repubblica.
"L’effetto Conte lo si sente al botteghino, con lo stadio mai così pieno nella gara d’esordio dal 2010, stagione post Triplete. Lo si sente sui campi d’allenamento, dove rinascono giocatori considerati fino a poco fa prossimi alla rottamazione. Vale per Antonio Candreva, magro, sbarbato e capace di segnare un gol come pochi ne aveva fatti in carriera. Vale per Andrea Ranocchia, senatore da spogliatoio chiamato in emergenza a reggere la difesa per novanta minuti. E si sente anche nel modulo di gioco. Fra le squadre finite nella parte sinistra della classifica la scorsa stagione, difendono a tre solo Lazio e Atalanta. Il 3-5-2 messo in campo da Conte contro il Lecce ha significato attaccare sempre con cinque uomini, spesso con sette. I tre dietro, peraltro, hanno fatto poco i centrali: D’Ambrosio è un terzino adattato e Skriniar ha giocato largo, coprendo in fascia le sgroppate di Asamoah", aggiunge il quotidiano.
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