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6 giugno 2016: il colosso cinese Suning rileva le quote possedute da Erick Thohir e da Massimo Moratti e diventa azionista di maggioranza dell'Inter. Oggi, dopo 4quattro anni di invetimenti e di progressivo miglioramento tecnico e societario, il club nerazzurro è stabilmente tornato ai vertici del calcio italiano. Il prossimo step, come scrive Tuttosport, sarà quello di tornare a sollevare un trofeo:
"Oggi, quattro anni fa, il 6 giugno 2016, il gruppo Suning della famiglia Zhang iniziava il suo percorso nell'Inter acquisendo per 128 milioni il 68.55% delle quote del club nerazzurro (una parte da Erick Thohir e l’altra da Massimo Moratti). Il primo investimento importante di una serie che ha portato il colosso di Nanchino a spendere, per l’Inter, circa 700 milioni fra quote, aumenti di capitale, prestiti (poi converti in parte in conto capitale) e contratti commerciali. E non è finita qui, come dimostrano le operazioni per la nuova sede in Porta Nuova, i lavori di ammodernamento di Appiano, il progetto nuovo stadio e le trattative per un sponsor di maglia da 30-40 milioni che raccolga l'eredità di Pirelli nell'estate 2021".
VOGLIA DI VINCERE - "Ora, però, Suning vuole passare "all'incasso", tradotto: vuole iniziare a vincere. [...] Per farlo, la famiglia Zhang, papà Jindong e il giovane Steven, nelle ultime due annate hanno cambiato strategia. Una volta messo nel mirino il traguardo del settlement agreement con la Uefa (chiuso il 30 giugno 2019), la società ha iniziato a investire pesantemente".
MESSAGGIO CHIARO - "Suning con Marotta e Conte ha voluto inviare un messaggio all'Italia intera: abbiamo finito di scherzare e di scivolare sugli errori dell'inesperienza, ora mettiamo in campo l'armeria pesante. E così sono arrivati i milioni per convincere il tecnico salentino e una campagna rafforzamenti faraonica, da quasi 250 milioni, bonus compresi, fra estate e gennaio".
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