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Una svolta potrebbe arrivare da Eriksen. Un'altra la devono far arrivare dai 'facilitatori'. Chi sono? Sanchez, Vidal e Kolarov. Uno è rimasto e gli altri due sono arrivati per dare una mano all'Inter di Conte con la loro esperienza. Finora al di sotto delle aspettative, da loro si vuole vedere un contributo diverso, che riescano a fare la differenza.
Contro la Fiorentina potrebbe arrivare una rivincita per loro. Vidal la aspetta da tempo se si considera cosa dice sui social: "Se ne metto uno poi ne infilo dieci". Non si è sbloccato ancora sui gol ed evidentemente pensa di poterne fare ancora qualcuno utile alla causa nerazzurra. Contro la Roma ha sbagliato un'occasione clamorosa che poteva chiudere la partita all'Olimpico. Si era beccato pure i rimproveri di Conte dopo la partita contro il Crotone: l'allenatore aveva fatto capire che il giocatore ha difficoltà da un punto di vista atletico e che serve un altro atteggiamento in allenamento. Con la Fiorentina parte dalla panchina, nel mirino la Juventus. E chissà se quel gol che, come ha promesso, sblocca tutti gli altri, non arrivi proprio contro la sua ex squadra.
Pure il suo connazionale Sanchez poteva dare di più alla causa interista. Questa sera sarà al fianco di Lautaro Martinez dal primo minuto. Ha segnato finora solo due gol in campionato: "Bottino misero", scrive il Corriere dello Sport. Anche perché il suo di bottino invece è bello importante: il giocatore percepisce sette mln all'anno. E pure lui, dopo l'errore dal dischetto ha promesso sui social di poter fare di più.
Kolarov di promesse social non ne ha fatte. Stasera dovrebbe essere tra i titolari. Si deve far perdonare gli errori con Fiorentina e Milan. Nella difesa a tre ha fatto fatica a marcare l'avversario "e non è riuscito con la sua qualità in fase di costruzione a compensare quelle mancanze".
Ma non sono gli unici tre da cui Conte e tutta la società nerazzurra si aspettava di più. Anche di Perisic ci si aspetta un contributo diverso quando entra in campo: "E’ un campione d’Europa: dovrebbe alzare il livello, piuttosto che abbassarlo", ha spiegato il CdS. Su Young pesano le tante partite giocate finora: "Difficile reggere una gara ogni 3 giorni a 35 anni. E, prima di domenica, l’inglese era stato titolare per 6 partite di fila".
(Fonte: Corriere dello Sport)
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