Inter famelica e travolgente: successo più netto di quanto dica l’1-0. Inzaghi sa…

Con un autogol di Gatti, l'Inter batte la Juve e vola a +4 con una partita in meno. Grande prova della squadra di Inzaghi la cui unica colpa è quella di non aver chiuso la gara dopo aver costruito e creato tanto. Il giorno dopo, il Corriere della Sera analizza così la prestazione dei nerazzurri. "Tre passi verso il cielo e il paradiso della seconda stella. I 75 mila di San Siro fanno festa anche perché il successo nerazzurro è più netto di quanto dica lo striminzito 1-0, il terzo consecutivo dopo la finale di Supercoppa con il Napoli e quello di Firenze, segno che anche Inzaghi sa vincere di corto muso".

"Il campionato ha un solo padrone, ma i giochi non sono fatti. Certo, il derby d’Italia con vista sullo scudetto evidenzia la differenza tra le due contendenti. Szczesny, con due parate decisive su Barella e Arnautovic, tiene a galla i bianconeri e il migliore della Juve è Bremer, un baluardo. Davanti niente, neppure un vero tiro nello specchio della porta. La partita è lo specchio del campionato. L’Inter è famelica, gioca con grande intensità, fa viaggiare veloce il pallone sotto l’impulso dello straordinario Calhanoglu".

"L’Inter è travolgente. L’intervento di Gatti in anticipo su Miki dopo un minuto e quello disperato di Bremer per fermare Thuram davanti alla porta di Szczesny indicano la sofferenza bianconera. Il primo tiro nello specchio, se possiamo chiamarlo tale, è dello stesso centravanti serbo dopo 27’ minuti ma assomiglia quasi a un passaggio indietro. Le occasioni sono tutte nerazzurre, anche l’ultima, del nuovo entrato Arnautovic, non certo un killer davanti a Szczesny. Così la notte è nerazzurra. L’Inter, sempre vincente nel 2024, tenta la fuga e sembra avere le carte in regola per non farsi riprendere".

(Corriere della Sera)

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