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Contro il Napoli nessuno dei potenziali titolari dell'Inter per la sfida con la Fiorentina ha giocato 90’. Ecco perché Lukaku non ha molte speranze di scalzare Dzeko dall’undici di partenza, tanto che il bosniaco non ha giocato un solo minuto contro la squadra di Spalletti. "Dietro la preferenza per l’ex-Roma, comunque, possono esserci anche ragioni tecniche. Vero è che la squadra di Italiano è abituata ad avere la difesa molto alta e a lasciarsi campo alle spalle. Quindi, Big Rom potrebbe trovarsi decisamente a suo agio. Per sviluppare meglio la manovra, però, la regia avanzata di Dzeko resta un fattore", sottolinea il Corriere dello Sport.
"Peraltro, dopo aver attraversato un periodo di appannamento, il numero 9 nerazzurro ha ritrovato brillantezza proprio per il finale di stagione, come il Milan, in Champions, ha già avuto modo di verificare. A meno di ribaltoni dell’ultima ora, Lukaku sarà l’arma tattica per la ripresa, quando le squadre saranno più lunghe e, magari, pure stanche. Inzaghi ha un pizzico di apprensione per la mediana. Lo stop di Mkhitaryan è pesante, perché toglie un elemento alle rotazioni. È vero che nel reparto ci sono pure Gagliardini e Asllani, ma, per ragioni diverse, faticano ad essere a livello degli altri".
"Se, contro la Fiorentina, si vedrà l’Inter sostanzialmente migliore, almeno sul piano dei 10 uomini di movimento, in porta, invece, avrà spazio Handanovic. Era già previsto il suo impiego in Coppa Italia e Onana, nel ritorno contro la Juventus, aveva giocato solo per la squalifica dello sloveno. A meno di sorprese, la sua carriera in nerazzurro è destinata a chiudersi a fine stagione: giusto, allora, regalargli l’opportunità di sollevare un trofeo da capitano".
(Corriere dello Sport)
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