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730 gol, l’Europeo U17 vinto da capitano: Inter, il futuro si chiama Mosconi

Fabio Alampi Redattore 
Alla scoperta dell'attaccante nerazzurro classe 2007, uno dei gioielli più luminosi del settore giovanile interista

Il suo nome, già noto da tempo tra i frequentatori di Interello e tra gli appassionati di calcio giovanile, da qualche giorno è salito sulla ribalta internazionale. Parliamo di Mattia Mosconi, attaccante classe 2007 dell'Inter, che mercoledì a Cipro si è laureato campione d'Europa con l'Italia U17, sollevando al cielo il trofeo da capitano. Calciatore moderno, in grado di svariare su tutto il fronte offensivo, rapido, dotato di un sinistro sopraffino e di un'intelligenza calcistica superiore alla media, Mosconi è una delle speranze più luminose del vivaio nerazzurro e del calcio italiano.

Massimo Mosconi, papà di Mattia, lo ha descritto così ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: "Ha iniziato a giocare quando aveva cinque anni. Lo allenavo io, sono un ex calciatore. Stupiva tutti perché segnava in continuazione. L'Inter? Mattia aveva 8 anni, eravamo a Legnano per un torneo. Realizzò 29 gol in cinque partite, tutte in una giornata. Vincemmo quella competizione e a bordocampo c'era un osservatore dei nerazzurri. Chiese di parlarmi, una settimana dopo Mattia era a Interello".

"Appena è cominciata la sua esperienza con l'Inter – ricorda papà Massimo – io e lui ci siamo promessi che avremmo tenuto il conto di tutti i gol. Ho un libro dove li riporto con precisione. Dai Pulcini fino a oggi ha realizzato circa 730 reti. Con mia moglie non ci perdiamo una partita. Se Mattia segna, lo scrivo sullo smartphone. Poi quando torno a casa prendo la penna e annoto".