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C'è chi gli resiste. Mauro Icardi ha un tabù nonostante sia tornato a segnare come da media: adesso butta in rete un pallone ogni 3.7 tiri, ma domani a San Siro arriva il Genoa e il Corriere dello Sport assicura: "La squadra rossoblù gli resiste da tre anni e mezzo".
Andrea Ramazzotti sottolinea: "Il capitano contro i rossoblù non riesce a esultare da quasi 3 anni e mezzo, per la precisione dal 23 maggio 2015, nella sconfitta per 3-2 al Ferraris. Nelle 6 gare successive contro il Grifone una volta è stato in panchina per scelta tecnica (2015-16), una è stato fuori perché infortunato (lo scorso anno, al ritorno) e nelle restanti 4 occasioni ha fatto... scena muta (2 successi e 2 ko per l’Inter)".
TABU' - Difficile resistere a Maurito: due le formazioni a cui non segna da tempo, al Parma (non ci riesce dai tempi della Samp nel 2013 e ha incontrato i gialloblù altre tre volte) e al Sassuolo che da qualche tempo dà del filo da torcere all'Inter (8 precedenti, 7 sconfitte) e pure all'argentino che non riesce a segnare ai neroverdi dal 1 febbraio 2015 e tra l'altro era arrivata pure la sconfitta 3-1 al Mapei. Insomma, il Genoa è un tabù da sfatare e il capitano dalla sua ha il fatto che la squadra rossoblù è quella a cui ha segnato all'esordio in Serie A, nel derby con la Samp. Era il primo dei suoi 116 gol.
IL DATO - La storia stavolta può essere diversa se il bomber nerazzurro conferma la media delle ultime quattro gare di campionato: l'unica gara in cui non ha giocato è stata quella con il Cagliari, per il resto sono arrivati sei gol: "Adesso per segnare hanno bisogno di meno tiri in porta solo Defrel (3) e Mandzukic (3,3), mentre il capitano nerazzurro è a quota 3,7 conclusioni, esattamente 3 volte meno rispetto a quelle di cui necessita CR7", conclude il CdS.
(Fonte: Il Corriere dello Sport, 02-11-2018)
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