L'Inter si guarda attorno sul mercato in entrata, ma anche e soprattutto su quello in uscita. Entro il 30 giugno, la società deve raggiungere il famoso saldo attivo tra entrate e cessioni. Di che cifre si parla esattamente? È Tuttosport oggi in edicola a fare chiarezza sui conti nerazzurri.
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Inter, non solo Dumfries: in 4 si sono svalutati. Le cifre e Zhang entro luglio…
"È stato - è e sarà - uno dei temi del mercato nerazzurro. Il famoso saldo attivo fra entrate e cessioni che Marotta, Ausilio e Baccin devono ottenere nell’esercizio economico 2022-23, dunque entro il 30 giugno. Per ragioni di bilancio, ma soprattutto di cassa, visto che il presidente Zhang non vorrebbe attingere sempre dal prestito ricevuto da Oaktree. La scorsa estate si parlava di una cifra intorno ai 60 milioni, somma che la dirigenza avrebbe potuto ottenere cedendo Skriniar al Psg.
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Cifra entro il 30 giugno
—Finora fra entrate e uscite, l’Inter si è portata a un attivo di circa 20 milioni (a febbraio è scattato l'obbligo di riscatto per Asllani, 10 milioni). A gennaio non sono arrivate cessioni (niente affondo del Psg per Skriniar, che andrà via a zero), ma nel frattempo la squadra ha ottenuto ottimi risultati in Champions, cammino per ora fino ai quarti che permetterà di incassare diversi milioni fra bonus Uefa e botteghino. La cifra da ottenere entro il 30 giugno si è quindi abbassata? Non proprio. Zhang si aspetta ancora di chiudere con circa 60 milioni di attivo e dunque entro quella data servirà cedere almeno un giocatore. Il problema per la dirigenza è che gli elementi individuati per fare cassa finora non hanno reso secondo le aspettative.
I 4 svalutati, le cifre
—Il caso più eclatante è quello di Dumfries, il giocatore che l’Inter aveva “scelto” come sacrificabile dopo la mancata cessione di Skriniar, tant’è che la sua agente a fine 2022 ha iniziato a sondare il terreno in Inghilterra. Il terzino olandese dopo l’ottavo di finale del Mondiale contro gli Usa in cui aveva segnato un gol e servito due assist, aveva raggiunto una quotazione intorno ai 60 milioni. Oggi vale meno della metà, complice un 2023 molto negativo (eccetto la gara con l’Udinese e il salvataggio nel finale contro il Porto). Dumfries rimane in vendita, ma è difficile pensare che ci siano top club inglesi pronti a sborsare più di 25-30 milioni. L'annata, a causa anche degli infortuni, è stata complicata pure per Brozovic. L'Inter considera Calhanoglu il nuovo regista titolare - con Asllani alternativa - e Brozovic a fine stagione potrebbe salutare, nonostante il rinnovo di un anno fa a 6 milioni più bonus. Non è più giovanissimo (1992) e dal suo addio l'Inter potrebbe non ricavare più di 30 milioni quando nel 2022 ne valeva almeno 50.
La stagione è stata finora disastrosa anche per Correa, acquistato nell'estate 2021 per circa 33 milioni e ora probabilmente invendibile anche a 15 (più facile che venga prestato con la speranza che si riprenda per essere poi riscattato). Infine Gosens: il tedesco, preso per 27 milioni per sostituire Perisic, non è più tornato quello di Bergamo, Dimarco gli ha soffiato il posto e alla soglia dei 30 anni (29 a luglio), potrebbe avere mercato - 15-20 milioni? - in Germania", si legge sul quotidiano.
(Fonte: Tuttosport)
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