Come anticipato ieri, l'Inter è pronta a fare scuola allo Stato cinese. Secondo quanto rivelato da "Milano Finanza", infatti, il club nerazzurro è nel pieno di una trattativa stringere una partnership con la scuola di Pechino Bayi, vale a dire quella che, per tradizione, formava la classe militare cinese e che, ultimamente, ha deciso di puntare sullo sport. Tradotto, significa che l'Academy interista diventerebbe un riferimento per il governo di Pechino per l'apprendimento il know-how e la metodologia di lavoro nello sviluppo dei propri calciatori. La scelta dell'Inter non è casuale, visto che in territorio cinese ci sono già altre 3 Academy nerazzurre. Ma dimostra una sorta di unicità rispetto ad altri club europei già attivi in Cina, come il Bayern. La base del progetto, che è già diffuso in Giappone, in Arabia Saudita e in Brasile (e presto si potrebbe aprire nuove opportunità sempre in Sudamerica) e che in Cina è sbarcato nel 2015, quindi prima dell'arrivo di Suning e con Thohir come ispiratore, è quella di formare allenatore locali, grazie al sostegno e all'esempio di tecnici italiani (in genere sono 6 ad essere impiegati), a loro volta istruiti all'interno delle strutture interiste.
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Gli allenatori locali, poi, proseguiranno l'attività sotto la supervisione dei tecnici di Inter Academy che li affiancano in loco in modo permanente. Insomma, una parte dei nuovi calciatori, che faranno parte della nazionale cinese (ora allenata da Marcello Lippi) destinata, almeno nei piani di Xi Jinping, ad essere competitiva a livello mondiale, cresceranno e si svilupperanno seguendo la filosofia nerazzurra, avranno quindi una sorta di imprinting interista. Il ritorno per il club di corso Vittorio Emanuele sarebbe chiaramente anche economico. Il legame con la Cina, evidentemente già strettissimo e più che solido grazie alla proprietà di Suning, diverrebbe ancora più coinvolgente, consentendo, da un lato, un'ulteriore diffusione delle stesse Academy - in Cina sono collegate anche ad importanti istituti di istruzione -, e, dall'altro, l'apertura e lo sfruttamento di una serie di altri canali commerciali. Una volta concluso l'accorso, l'Inter sarà di fatto uno dei principali strumenti del governo per trasformare la Cina in una realtà calcistica di primo livello.
(Corriere dello Sport)
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