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Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Alessandro Vocalelli ha parlato della situazione in casa Inter. Il giornalista analizza le dichiarazioni rilasciate ieri a Sky Sport da Beppe Marotta: "Quando parli dell’Inter e di Simone Inzaghi, la prima obiezione è quasi scontata. “Ma come si fa a criticare una squadra e un allenatore capaci di battere il Barcellona, travolgere il Milan in Supercoppa e fermare il Napoli?”. Nella difesa accorata c’è invece il più grave e pesante atto d’accusa. Perché questi risultati, questi successi, sono lì a ricordare a tutti - nel caso ci fosse un dubbio -, che stiamo parlando di un gruppo di primissima qualità, in grado di poter far bene, benissimo, di battere avversari di assoluto livello".
"Perché l’Inter di Simone Inzaghi è una Grande Squadra che però ha il torto, la colpa ingiustificabile, di non avere continuità. Che vuol dire rendimento costante, attenzione, concentrazione, capacità di essere sempre sé stessa. Non è questo il momento di istruire processi, Anche perché l’Inter è in piena corsa in Champions League e in Coppa Italia. Un bilancio sul campionato è già possibile: perché sette sconfitte in ventiquattro partite, non lasciano margini a discussioni. Si può perdere il trenta per cento delle partite? No che non è possibile e di questo ha parlato, in una difesa d’ufficio molto articolata e sottile, proprio ieri Marotta".
"Perché fa parte del repertorio istituzionale il passaggio sui meriti e sulle qualità dell’allenatore, ma - provando a scavare - ci sono due frasi che aprono pesantemente la riflessione: “La manifestazione più ambita è sempre il campionato”. “Un club per essere grande deve avere continuità”. Sarebbe potuto essere ancora più esplicito? La sensazione, almeno personale, è che Inzaghi sia - proprio come dice Marotta - un tecnico giovane e di qualità, però alla ricerca del salto finale di qualità".
(Gazzetta dello Sport)
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