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"Perché c’era un’Inter il 31 agosto 2023, a poche ore dalla chiusura del mercato, e c’è un’Inter oggi, fresca campione d’Italia. In otto-dieci mesi Inzaghi ha saputo far crescere a dismisura il lavoro dell’organico messogli a disposizione. Con Inzaghi i giocatori nerazzurri hanno gradualmente trasformato il proprio dna, diventando dei vincitori seriali. Così, andando ad analizzare le quotazioni dei giocatori dell’Inter a inizio stagione, si vede come oggi il loro valore sia aumentato, in particolare in quegli elementi giovani o nel pieno della loro maturità calcistica".
"Alcuni elementi nerazzurri oggi sono infatti delle vere pepite d'oro. Chiaramente la vetrina spetta a Lautaro Martinez, capitano, bomber e leader. Grazie alla sua super annata, il valore di mercato dell'argentino ha senza dubbio superato i 100 milioni. Non arrivano a quelle vette, ma hanno quotazioni altissime anche Bastoni (salito a 80), Barella e Thuram. Il centrocampista, che presto rinnoverà il contratto come Lautaro, non può valere meno di 70 milioni, ovvero quanto il Newcastle, euro più, euro meno, ha pagato dodici mesi fa Tonali. Si dirà: Barella ha un curriculum più ricco dell'ex rossonero, vero, ma anche tre anni in più. L'attaccante francese (arrivato a zero) nell'estate 2023 aveva un aveva un valore di 25-30 milioni, oggi di 70. E l'Inter non lo venderà a meno di 85, il valore della clausola di rescissione. Freccia in su anche per Pavard (pagato "solo" 30 milioni), Dimarco, Calhanoglu e Frattesi. E sono cresciuti pure alcuni "dirimpettai" come Bisseck, Carlos Augusto e Asllani…".
(Tuttosport)
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