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Certo, il Manchester City è pieno zeppo di fenomeni, ma quello che fa più paura è senza dubbio Haaland. L'Inter, per questo, è chiamata a un lavoro particolare per arginarlo. Lo sottolinea la Gazzetta dello Sport: "Fermare l’attaccante norvegese dev’essere un obiettivo di squadra, non di reparto. Non è solo sulle spalle del terzetto difensivo e di Onana. Ma anche, ad esempio, di chi davanti alla difesa dovrà essere bravo a fare filtro, a sporcare e occupare il più possibile le linee di passaggio, a schermare la ricezione del pallone. Ma anche a raddoppiare in zona centrale sui difensori che in alcune occasioni possono trovarsi in situazioni di uno contro uno. In questo senso Barella e il centrale di centrocampo chiamato in causa - ad oggi più Calhanoglu che Brozovic - saranno decisivi nell’offrire la sponda ad Acerbi e compagni.
Sarà determinante il lavoro che riuscirà a fare il centrocampo, chiamato poi anche a ripartire: "Nel laboratorio di Appiano i lavori sono in corso e i concetti sono chiari. Non resta che... applicarli in partita. Serve un’attenzione particolare nelle marcature preventive. E siccome l’Inter sarà chiamata ad essere coraggiosa anche in fase di costruzione del gioco, il compito di Barella e di Calhanoglu sarà pure quello di predisporsi velocemente alla fase difensiva qualora il pallone dovesse entrare rapidamente in possesso del City. Della serie: compito doppio, compito da finale".
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