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I tifosi nerazzurri hanno imparato a conoscerlo a loro spese in Champions. Achraf Hakimi ha fatto impazzire la retroguardia di Antonio Conte nel doppio confronto con il Borussia Dortmund. Adesso l'Inter è a un passo dal portarlo al Milano.
Classe '98 ma già tanta esperienza alle spalle, in nazionale ha già collezionato 28 presenze. Il Corriere della Sera elenca le cose da sapere sul giovane marocchino.
VIVAIO REAL - "Hakimi è nato il 4 novembre 1998 a Madrid e, calcisticamente, è cresciuto nelle giovanili del Real, ma di origini marocchine. È un giocatore che piace molto ad Antonio Conte e che sta bene nel 3-5-2 o 3-4-1-2 nerazzurro. È un terzino che sa spingere molto, attento in difesa. Cinico sotto porta, tanto da segnare – al momento – nove gol. Oltre che a essere un uomo assist: ben 10 quelli stagionali. Secondo giocatore più giovane a fornire così tanti assist tra i cinque top campionati europei. Davanti a lui c’è Sancho, suo compagno di squadra".
CONCORRENZA CITY - "Il suo modo di giocare ha fatto innamorare un tecnico come Pep Guardiola, che avrebbe fatto carte false pur di portarlo in Premier, al Manchester City. Invece, Suning è stato più veloce ed è pronto a chiudere per 40 milioni di euro con Florentino Perez. Curioso che Hakimi abbia colpito in positivo due tecnici come Guardiola e Conte, ma non abbia convinto Zinedine Zidane, che non ha mai investito il suo tempo per trovargli spazio tra i Blancos".
GIOVANE MA ESPERTO - "Ha sulle spalle esperienza da vendere, nonostante abbia soltanto 21 anni. Faceva parte della rosa del Real Madrid del Mondiale per club del 2017 e della Champions del 2018. Quando debutta nella prima squadra delle Merengues, il primo ottobre 2017 contro l’Espanyol, diventa il primo giocatore di origine araba nella storia madrilena. All’età di 17 anni è già nella Nazionale del Marocco per poi partecipare anche al Mondiale in Russia nel 2018 – eliminato nel girone di Spagna e Portogallo – e alla Coppa d’Africa nel 2019".
DUTTILE - "Nelle giovanili Hakimi ha iniziato come attaccante, per poi spostarsi in difesa e giocare anche come centrale e come terzino sinistro. Ora gioca a destra, come appunto abbiamo potuto ammirare in Champions con la maglia del Borussia Dortmund. Ha sempre amato il calcio (ha iniziato a sette anni in un club alla periferia di Madrid), nonostante la madre lo volesse indirizzare al nuoto o al judo".
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