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L'Inter sembra già un lontano ricordo per Mauro Icardi. Lo sottolinea il Corriere dello Sport di oggi, spiegando il percorso affrontato dal centravanti argentino: "Sappiamo che la professione del calciatore contempla il rischio, non l’incoscienza. Icardi è finito a Parigi, non al Levski Sofia o al Fortuna Dusseldorf. L’allenatore Thomas Tuchel di recente ha detto: «Icardi è al posto giusto nell’età giusta». Parigi val bene una mossa. Il cordone ombelicale con l’Inter non è tagliato, ma come tutte le ostetriche del mondo sanno l’operazione va fatta a pochi minuti dal parto, così da favorire un miglior adattamento del neonato e aumentare le riserve di ferro all'interno del suo corpo. Un mese e mezzo dopo, ci siamo. E strappo sia. Violento, forse definitivo, senza inutile spargimento di nostalgie. Da Icardi il Reietto a Icardukaku il Rimpianto, nel breve volgere di un paio di partite; la trasformazione è avvenuta. Un anno fa di questi tempi il «Bombardier cortese» decideva un derby all’ultimo tuffo, beffando Donnarumma nel recupero per poi festeggiare con un appassionato bacio con Wanda a uso di telecamera. Rivisto ora, sembra il Pleistocene. Tutto doveva ancora accadere. E’ stato quello il punto più alto della sua ultima stagione da interista, prima dell’inizio della fine, prima del trasferimento, prima della rinascita, prima che Parigi trovasse la chiave del cuor, come canta la principessa Anastasia nel film di Walt Disney (A pensarci: sembra la versione di Wanda col bollino verde, visione per tutti)".
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